L’Impatto del sesso e del genere sulla salute: seminario e tavola rotonda al San Carlo nell’ambito di LuCAS in-forma

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2 aprile 2025 – Una “medicina della differenza”, dove il ponte è quello
della ricerca che ha come obiettivo quello di individuare quali sono e
come agiscono i fattori favorenti e come avviene il passaggio dall’
esposizione alla malattia. E’ stato questo il tema del seminario
“Impatto del sesso e del genere nello stato di salute e di malattia”
nell’ambito di del LucAS In-forma, organizzato da LucAS e AOR Azienda
Ospedialiera Regionale San Carlo, in collaborazione con FARBAS, che si è
tenuto il 1 aprile presso l’Auditorium “Potito Petrone” dell’ospedale
San Carlo di Potenza. A introdurre il tema Giuseppe Spera, Direttore
Generale AOR San Carlo: “La medicina è sempre più correlata a fattori
esterni e nello specifico a fattori come il sesso. Rispetto alla
correlazione fra il sesso e la patologia, lo scorso anno abbiamo
approvato il primo bilancio di genere, quest’anno sarà approvato il
secondo piano di genere. L’attenzione alle interrelazioni tra il genere
e la medicina continua per noi ad avere un ruolo molto importante”.  “E’
con grande entusiasmo che mi trovo qui oggi, in questo convegno che
affronta un tema cruciale per la nostra regione e per il futuro della
salute pubblica”. Così l’assessore all’Ambiente e alla Transizione
energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello nel suo intervento
introduttivo. “Sono profondamente consapevole – ha aggiunto – di quanto
l’ambiente e l’alimentazione siano strettamente interconnessi e di come
entrambi influenzino la nostra salute in modi diversi a seconda del
genere. E’ ormai noto e scientificamente provato che l’esposizione a
sostanze chimiche e inquinanti ambientali non ha un impatto uniforme
sulla popolazione. Studi recenti hanno dimostrato che uomini e donne, in
relazione anche all’età, reagiscano diversamente a queste esposizioni,
con conseguenze significative sulla salute riproduttiva, metabolica,
immunitaria e cardiovascolare”. Presente anche l’assessore regionale
alle politiche per la persona e PNRR Cosimo Latronico: “Quello di questa
mattina all’ospedale San Carlo è un incontro importante dedicato al tema
dell’impatto del sesso e del genere sullo stato di salute e di malattia,
iniziativa promossa nell’ambito del progetto LucAS. Un’occasione per
riflettere, con il contributo di esperti e professionisti, su quanto la
medicina di genere non sia più solo una prospettiva scientifica, ma una
vera necessità clinica e sociale”. L’importante momento di formazione,
dedicato alla medicina di genere e focalizzato anche sulla sostenibilità
ambientale e la tutela della salute ha visto intervenire anche il
Direttore Generale per le politiche della salute e della persona della
Regione Basilicata Domenico Tripaldi.  Gli obiettivi e gli sviluppi del
progetto LucAS sono stati enunciati dalla responsabile scientifica del
progetto Rosanna Cifarelli. A tenere il seminario Elena Ortona,
Direttrice Centro medicina di genere, ISS Roma – Componente CTS LucAS:
“Ogni persona può nascere con caratteristiche maschili, femminili o
intersessuali. Il genere e il sesso hanno un ruolo importante nel
determinare insorgenza, incidenza, progressione e risposte delle
patologie.  Il sesso e il genere influenzano il nostro stato di salute.
Le differenze di genere sono presenti in tutte le principali patologie.
Essere uomo o donna ha un effetto sullo stato di salute e di malattia di
ogni persona. L’idea è andare incontro a una medicina più
personalizzata, più efficace e più economica”. A seguire gli interventi
e gli specifici approfondimenti delle ricercatrici del Centro di
medicina di Genere ISS, Cinzia La Rocca e Sara Baccarini.  Cinzia La
Rocca ha parlato di interferenti endocrini, una ricca categoria di
sostanze, che va dai plasticizzanti fino alle micotossine, diossine,
parabeni, fenoli e molti altri.  “Possono provocare effetti avversi
sulla salute coinvolgendo il sistema riproduttivo, neurologico e
metabolico.  In LucAS andiamo a valutare l’impatto degli interferenti
sulla salute delle persone”, ha spiegato. A concludere Sara Baccarini:
“Le caratteristiche sesso-genere si condizionano costantemente durante
l’arco della vita in ogni individuo, definendo una diversa
suscettibilità alle malattie oncologiche e condizionando quindi la
scelta delle terapie. Maschi e femmine sono suscettibili in maniera
diversa ai tumori. Le disparità tra i due sessi coinvolgono anche il
sistema immunitario”.  A seguire, spazio alla tavola rotonda, per
acquisire il punto di vista, ciascuno nel proprio ambito, di qualificati
professionisti operanti negli ambiti di LucAS, AOR San Carlo e
dell’Università degli Studi della Basilicata.

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