Le motopompe della discordia: Stasi (Cia Matera)

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Che qualcuno possa accedere agli atti ci sta ma che si facciano insinuazioni o che si gridi allo scandalo è cosa poco seria, soprattutto se ad insinuare è qualcuno che riveste ruoli di responsabilità oppure a gridare allo scandalo sono i soliti noti, sebbene avari di proseliti, che non vedono l’ora di parlare del Consorzio per avere quei pochi istanti di notorietà.

Andiamo ai fatti non senza fare una premessa che, poi, è quella che ha governato e governa la vicenda: forse chi cavalca la vicenda non si è accorto che la Basilicata ed il mondo agricolo in particolare stanno vivendo una grave crisi idrica che il Consorzio di Bonifica, con competenza e lungimiranza, sta affrontando anche e soprattutto grazie alle postazioni emergenziali che ha iniziato ad individuare ed attrezzare già dal mese di aprile.

Su questa premessa e memori anche dell’esperienza non proprio positiva del 2024, quando sono state noleggiate motopompe risultate non proprio perforanti e con costi non proprio relativi e si è fatto ricorso a motopompe prese in prestito da altri Consorzi del Centro-Nord anch’esse poco adatte, soprattutto per prevalenza, al nostro territorio, il Consorzio si è determinato ad acquistare le motopompe necessarie e tanto anche per potersi dotare in maniera strutturale, considerato il susseguirsi delle crisi idriche.

Il Consorzio, quindi, si è attivato per l’acquisto di motopompe nuove aventi le caratteristiche adatte al nostro territorio e dopo aver costatato i tempi di consegna che i vari offerenti hanno proposto, il CdA ha preso in considerazione anche la possibilità di reperire motopompe usate di pronta consegna per far fronte con immediatezza ai tagli draconiani dei volumi di risorsa idrica assegnati dall’Accordo di Programma.

E constatata da parte degli uffici consortili l’estrema difficoltà a reperire dell’usato buono e, soprattutto con poche ore di utilizzo, nell’ambito dei lunghi e costruttivi confronti in CdA, con senso di responsabilità, ritenendo di fare cosa utile al Consorzio e, quindi, ai consorziati, ho rappresentato di avere due motopompe che potevo mettere temporaneamente a disposizione fin quando non ne avessi avuto la necessità di utilizzarle per la mia azienda.

Messe a disposizione le motopompe e constatato da parte dei tecnici consortili dell’efficienza delle stesse, il Consorzio mi ha proposto di venderle previa stima del loro valore e tanto perchè, considerati i tempi di utilizzo, che si profilano molto lunghi, era ed è importante per l’Ente averne piena disponibilità.

Sebbene a malincuore e sempre per senso di responsabilità nei confronti del Consorzio e dei Consorziati che mi onoro di rappresentare in seno al CdA, ho dato la mia disponibilità all’alienazione ad un prezzo probabilmente anche inferiore al valore intrinseco dei macchinari.

Questo è quanto accaduto e quanto posto in essere, ogni ulteriore spiegazione sarebbe una sorta di “excusatio” che non ritengo debba offrire.

Per il resto mi amareggia constatare l’infamia di certa gente e la circostanza che costoro pur definendosi paladini di non si sa bene cosa, di tutto si interessano tranne che dei problemi seri e veri della Basilicata tra i quali quello della immanente grave crisi idrica che tiene con il fiato sospeso non solo un intero settore economico ma la stessa intera economia della Basilicata che se vede collassato il comparto agricolo può celebrare il suo funerale.

Giuseppe Stasi

Presidente Provinciale CIA Matera 

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