
“ Nel silenzio delle mura domestiche, nel vuoto dell’infinito fra estasi e timore, nello svigorimento dei dolori fisici, consumo inerme il mutare di ore e giorni in attesa della agognata “ libertà”. Esordisce così una appassionante raccolta di appunti dì queste giorni di un nostro apprezzato concittadino, Pinuccio Adduci – Presidente dell’Associazione P. Marrese e de “La Pacchianella”, il Gruppo Folk conosciuto ovunque e che da poco ha festeggiato i 50 anni di attività. Adduce, come tutti noi, attende con ansia quel “ liberi tutti” il cui significato significherebbe l’aver fatto un gran passo avanti per sconfiggere questa terribile pandemia che ha portato distruzione e morte in tutto il mondo. Una grande conquista legata espressamente ed essenzialmente alla parola “libertà”, di cui, purtroppo, siamo privati da oltre 14 mesi. “ Il tuffo nello scrivere e nella lettura mitiga l’ansia, l’oppressione, l’angoscia per un mondo esterno inafferrabile e distante! – continua Adduci – Dramma perdurante vissuto perturbato nell’abbattimento morale che producono fragilità, pauroso avvilimento, percorso nell’inconscio di una esistenza che affonda, vola, vola ineluttabilmente!. Causa dell’obbrobrioso disfacimento è il mortificante Covid, consegnatario di tenebre , di lutti, turbamenti, radicali cambiamenti esistenziali!. La luce della speranza è diventata flebile quasi fino a spegnersi totalmente. Quando durerà questo impervio periodo disumano ? Potremo godere ancora della nostra semplice bellezza, della nostra quotidianità ? Manca inesorabile il contatto umano esterno ! Manca la mia vita operativa , il mio incedere maestoso e solenne a diretto contatto con parenti e amici che sono la luce del nostro vivere!. Tanto è assente da me, anche l’amata “La Pacchianella” ! Sento il crudele distacco dei suoi “ rumorosi artisti “ del loro smagliante sorriso, del loro cantare e danzare! Desio impetuoso di immergermi nella gioiosità liberatrice della compagnia degli Artisti, divulgativi delle tradizioni popolari, desiderio ardente di ritornare alla feconda attività folklorica e accarezzare la bellezza della rinnovata Casa della Cultura. Son ben consapevole dell’eccessivo pessimismo che mi deprime e mi annienta! Devo perciò ricorrere alla meditazione, amara e drastica , ma che conforta e incoraggia”. Un inno alla fiducia quindi, per concludere significative esternazioni con quel “non perdere il giusto equilibrio nel moderare la malinconia con l’invito alla vivificante e salvifica speranza del vivere. Confido nell’Altissimo! Dio non vuole distruggere il mondo , ci ammonisce, ci indica la via della Resurrezione, amando la nostra esistenza che “ Lui ci ha donato “. Onnipotente, debella il male e donaci la pace”. Grazie Pinuccio. Che le tue espressioni, siano beneauguranti per tutto quello che il futuro ci riserva.
MICHELE SELVAGGI