
Nel giro solo di qualche settimana, la dolorosa scomparsa di due nostri compaesani che, anche se con un po’ di ritardo vogliamo ricordare. Entrambi noti come bravi tecnici della elettricità, radiotelevisiva ed elettrodomestica in genere. Parliamo di Adriano Pagetta e di Ignazio Druda che con le loro famiglie abitavano nel rione Cammarelle Loreto, a poca distanza l’uno dall’altro. Adriano, figlio minore ( Filippo, Giuseppe ed Ettorino gli altri fratelli) di una delle prime famiglie pisticcesi del dopoguerra che, nel loro negozio di Piazza Umberto I° erano a disposizione per servizi vari di elettrodomestici ed elettricità in genere. Intorno agli anni 50, precisamente all’inizio del 1954, tra i primi a installare e commercializzare nella nostra città, le novità del momento, i primi apparecchi televisivi. Come non ricordare, sempre all’interno del negozio, le prime partite di calcio in diretta, trasmesse dalla Rai TV. All’interno dell’esercizio, sempre un gran numero di persone a godersi lo spettacolo, gentilmente e gratuitamente offerto sempre dai fratelli Pagetta. Adriano poi decise di intraprendere un’altra strada, quella di dipendente comunale e sempre come tecnico elettricista, un esercizio che attraverso gli anni ha sempre svolto con grande professionalità e attaccamento al dovere, fino al giorno della sua messa in quiescenza. Ignazio Druda, ci ha lasciato solo da pochi giorni ed in lui, attraverso gli anni, avevamo avuto il piacere di conoscere un tecnico serio e di grandi capacità professionali. Come non ricordare i suoi negozi con i figli Michele e Gabriele, prima in via Italia del rione Cammarelle e successivamente nel secondo tratto di Corso Margherita e, solo da qualche anno in via Mario Pagano. Ignazio, persona semplice, rispettosa e riservata, ma sempre con la battuta pronta e mai con una parola fuori delle righe. Dello stesso, ricordiamo alcuni episodi della sua vita militare nei primi anni 60, in quel di Bari, che lui simpaticamente si divertiva a raccontarci. Persona disponibilissima, come del resto i suoi figli che hanno ben imparato da lui la professione ma anche il saper vivere in questa società. Adriano e Ignazio – ricordiamo – due esempi di persone per bene per attaccamento al lavoro e soprattutto alla famiglia. Anche se in ritardo, le dovute condoglianze alle rispettive famiglie, delle nostre emittenti.
MICHELE SELVAGGI
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