LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA 9 CITTADINI STRANIERI, FERMATI DOPO LA SEGNALAZIONE DI UNA RISSA IN CENTRO CITTA’

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Sette cittadini egiziani e due tunisini sono stati denunciati in stato di libertà dalla Polizia di Stato per  porto senza giustificato motivo, fuori dalla propria abitazione, di armi e altri strumenti atti ad offendere la persona.

Si evidenzia che questi sono accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

Nella tarda serata del 30 agosto, le Volanti della Questura di Bari sono intervenute in centro città, dopo la segnalazione di una rissa tra cittadini extracomunitari.

Poco prima, alcune persone di nazionalità egiziana avrebbero danneggiato un esercizio commerciale, forzando la porta d’ingresso e impossessandosi di generi alimentari e, all’uscita, sarebbero stati affrontati da un gruppo di cittadini del Bangladesh.

All’arrivo degli agenti le persone si erano dileguate ma, poco dopo in una via limitrofa, i poliziotti hanno notato la presenza di diversi cittadini extracomunitari armati di mazze e bottiglie, che presumibilmente avevano intenzione di aggredire il gruppo di stranieri coinvolti nella precedente rissa. Accortisi dell’arrivo della Polizia, hanno cercato di darsi alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento a piedi nel corso del quale sono stati fermati 9 giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Durante i controlli, uno è stato trovato in possesso di una bottiglia di birra rotta, occultata nel giubbotto, mentre altri tre erano armati rispettivamente di una mazza di legno lunga oltre un metro, un bastone in ferro di circa 57 cm ed una scopa in legno modificata, con estremità appuntita.

Un ulteriore giovane, di 27 anni, è stato trovato in possesso di un manganello telescopico in metallo e di una pistola giocattolo priva del tappo rosso. Tutti hanno cercato di guadagnare la fuga e occultare i vari oggetti sotto le auto in sosta, ma sono stati bloccati dagli agenti della Squadra Volante; i fermati sono stati accompagnati in Questura per gli adempimenti del caso mentre le armi improprie sono state sottoposte a sequestro.

È importante sottolineare che i procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

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