
Peccato non esiste in documento fotografico. Noi ci siamo sforzati nel cercarlo, ma non è stato possibile trovarlo. Ormai son trascorsi moltissimi anni da quegli avvenimenti dei primi anni del dopo guerra, e chi ha una certa età, sicuramente li ricorderà, se non altro, perché erano eventi che addolcivano i tristi ricordi del conflitto solo da poco terminato. La nostra storia questa volta, ritorna in piazza San Rocco e fa riferimento a qualcosa che a quei tempi sembrava quasi irrealizzabile, non solo per le difficoltà e le ristrettezze del momento, ma soprattutto per l’ambiente e le circostanze che in quel contesto, spiegavano ben altre realtà nella vita sociale dell’epoca. Una idea brillante, ma noi vogliamo sottolineare quella che fu ” una autentica invenzione” dei gestori dell’omonimo bar di piazza San Rocco, i fratelli Nicola, Tonino e Armando Colacicco che così misero in atto dei fine settimana musicali e sotto le stelle. Durante le serate di ogni sabato e domenica della stagione estiva di quegli anni infatti, una orchestrina ( mai sempre la stessa ) con cantanti , si esibiva posizionata nel piano di rialzo antistante quell’esercizio pubblico, ubicato al piano terra dell’antico Palazzo Durante ( poi demolito dopo il terremoto del novembre 1980 per far posto alla attuale struttura ). Orchestre tutte di un certo nome e fama, provenienti dalla vicina Puglia, che, sin dalle prime ombre della sera e fino a oltre mezzanotte, allietavano le serate dei pisticcesi. Piazza in gran parte , occupata da tavoli e sedie a cura del bar, per la sistemazione comoda di famiglie, di coppie o di semplici amici che alla consumazione ( si beveva e si mangiava), abbinavano una simpatica, spensierata, divertente serata sulle note lente o infuocate delle band invitate. In un angolo della piazza, tra il palazzo e il muretto di via Buozzi, disponibile uno piccolo spiazzo riservato a chi voleva onorare la serata anche ballando ( non tanti lo facevano). Tutt’intorno, pubblico delle grandi occasioni, spettatori attenti e divertiti, ai margini della piazza stessa, lungo il muretto laterale o assiepati sui balconi e sulle terrazze degli stabili tutti intorno. Insomma, tutta un’atmosfera festosa e divertita. Tanta la gente coinvolta, soprattutto nuove generazioni che dimostravano grande apprezzamento per quella iniziativa che, a quei tempi, poteva essere definita “coraggiosa e straordinaria“, nata dalla bella idea dei tre fratelli Colacicco, uno dei quali Nicola, ricordiamo, anche eccezionali pasticciere. Un evento riuscito, che andò avanti da giugno a settembre ( ad eccezione dei giorni delle feste di S.Rocco), solo per pochi anni, ma che comunque servì a far capire, tra l’altro, che le innovazioni, soprattutto quelle che divertivano e allontanavano i recenti ricordi bellici, potevano contribuire a dare un senso di benessere, spensieratezza anche momentanea e soprattutto di modernità ad un ambiente che aveva grande bisogno di scuotersi e trovare nuove energie per andare avanti. MICHELE SELVAGGI