Il Progetto culturale “Sulle orme di Dracula in Europa” ha fatto tappa ieri ad Acerenza.

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Acerenza è stata la prima tappa del programma previsto dai protocolli di collaborazione tra Associazione culturale Mihai Viteazu Prahova , presieduta da Mircea Cosma, Palazzo Italia Bucarest, Asociatia Lucani nei Balcani (Giovanni Baldantoni), Comune di Acerenza, Famiglia Glinni , e l’Associazione Rumeni in Italia – Basilicata. Alla presenza del sindaco Scattone, rappresentanti famiglia Glinni, ad Acerenza è avvenuta l’istituzione della sede dell’ARI nel Palazzo Glinni con la donazione alla presidente ARI Basilicata Lucrezia Enache, di testi, riviste e strumentazione informatica per il nuovo ufficio . Inoltre è avvenuta la consegna di un busto del Conte Vlad Tepes (Dracula), in attesa del definitivo busto in bronzo. Vlad III è venerato come eroe popolare in Romania, così come in altre parti d’Europa, per aver protetto la popolazione dall’invasione dei Turchi. Un’effigie è installata a due passi dalla cattedrale di Acerenza dove si trova il blasone del drago alato, simbolo del celebre Vlad III Basarad o Balsarad- detto Dracula, che deriva il nome proprio da Draco (drago nello stemma), divenuto celebre nel corso del 1800 a seguito del romanzo di fantasia dello scrittore irlandese Stoker. La leggenda racconta che in una cripta della Cattedrale di Acerenza si ritroverebbe  la salma di Maria Balsa , coniuge del Conte Ferrillo, la figlia di  Vlad III più noto come il conte Dracula. Nell’annunciare che è prevista l’istituzione ad Acerenza del Consolato Onorario di Romania che sarà affidata al dr. Francesco Glinni, Giovanni Baldantoni (Palazzo Italia) riferisce che al sindaco di Acerenza Scattone sono stati presentati i documenti storici sul conte Dracula – tra i quali l’antico manoscritto “Albero della famiglia Dragona” (1666)- e le documentazioni della leggenda. Per far diventare Acerenza un attrattore storico-culturale sorgerà una specifica biblioteca che sarà aperta a studiosi ed appassionati. Per Baldantoni, Acerenza ha tutte le carte in regola, attraverso il Progetto italo-romeno, pubblico-privato, per essere un luogo da visitare. Un Progetto che prevede insieme alla promozione turistica in Romania e nei Paesi Balcanici l’intensificazione di scambi culturali ed economici in attuazione del protocollo di gemellaggio, firmato ad Acerenza il 30 aprile scorso tra il sindaco Scattone e i colleghi della Romania (Associazione Comuni Prahva, 92 comuni). Per Palazzo Italia turismo e cultura sono strettamente intrecciati alle attività di import-export di imprese lucane (italiane) e romene, in forte crescita. Tra le ultime scoperte, uno studio realizzato da un gruppo dell’Università di Catania. La scienza, quindi, riscrive la storia con strumenti high tech e biotech e permette di fare luce su misteri del passato. Gli scienziati hanno analizzato i residui delle proteine rimaste depositate su tre lettere autografe del condottiero, i ricercatori infatti hanno preso in esame tre lettere scritte da Vlad Draculea, di cui una datata 1457 e due risalenti al 1475. Applicando una pellicola di etilene-vinil acetato, sono riusciti a estrarre i residui proteici presenti sui fogli manoscritti senza danneggiarli. Nei campioni così ottenuti, esaminati con la tecnica della spettrometria di massa, hanno identificato migliaia di peptidi e proteine. Conclusione: Lacrime di sangue sarebbero scese dagli occhi di Vlad III l’Impalatore, l’aristocratico romeno del XV secolo che ispirò la leggenda di Dracula.

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