Internazionalizzazione imprese del Sud. L’esempio Congo: nuova iniziativa Camera ItalAfrica

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Internazionalizzazione imprese del Sud. L’esempio Congo: nuova iniziativa Camera ItalAfrica

L’internazionalizzazione delle imprese del Sud è la strada da percorrere per favorire lo sviluppo delle regioni meridionali in una strategia di cooperazione economica che guardi ai Paesi Africani come “opportunità” e come nuovi mercati. E’ questa in sintesi la conclusione dell’evento che si è tenuto a Caserta organizzato da Master project dal titolo “Nuove sfide per le imprese – Innovazione ed internazionalizzazione”, un evento organizzato per promuovere il network con aziende del settore. All’incontro hanno partecipato l’ing. Alfredo Carmine Cestari Presidente della Camera di commercio ItalAfrica Centrale, Giovanni Cestari (Gruppo Cestari), una delegazione dell’Ambasciata della Repubblica democratica del Congo con l’Ambasciatore Paul-Emile Tshinga Ahuka, Dott. Issa Balondo Dodo, Secondo Consigliere, Antoinette Rosalie Bula-Bula Efuto . Relatori gli assessori Regione Campania, il sindaco di Caserta , il presidente Camera di Commercio Napoli. Presente anche Fiore Jin, Vice presidente della Jetion Solar Italia e responsabile degli impianti Jetion Solar Europa.

L’Ambasciatore congolese ha parlato delle potenzialità del Congo, di quello che si può fare, i settori nei quali investire, in quanto territorio ricco di potenzialità e della volontà di venire incontro alle aziende italiane che vogliono internazionalizzarsi. Un caso diventato best practice di cooperazione per le imprese italiane (sono 700 le aziende italiane in attività in Congo).

Cestari, concordando con le parole dell’ambasciatore sulle potenzialità dell’Africa, ha offerto agli imprenditori presenti il supporto necessario per avviare le loro aziende verso l’internazionalizzazione sottolineando in particolare il grande potenziale del mercato africano (18 miliardi di euro l’ammontare dell’ export italiano in Africa). Nel continente africano che dispone della più grande superficie arabile del mondo e che entro il 2050 raddoppierà la sua popolazione a 2,5 miliardi, di cui oltre 2 miliardi nell’area subsahariana, molto interessante è la domanda di tecnologie e know-how italiani per la meccanizzazione agricola e l’industria alimentare.
L’esigenza che si pone in ogni caso per i prossimi anni e decenni, in un contesto globale sempre più multipolare – aggiunge Cestari – è che Europa ed Africa possano costruire un effettivo percorso di sviluppo comune, non solo attraverso l’interscambio di beni, ma anche di competenze professionali, know-how tecnico-scientifico, risorse finanziarie ed umane.
Una prospettiva indicata con chiarezza dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni, che ha rievocato l’esigenza di un “piano Mattei” per l’Africa. Il Piano Mattei – ricorda Cestari –  ha ottenuto il pieno sostegno di ItalAfrica ritenuto fondamentale per collocare l’Italia e il suo continente tra gli attori principali di un nuovo equilibrio internazionale, in grado di generare lavoro dignitoso e sviluppo sostenibile. In sintonia con la visione della Premier Meloni, ItalAfrica si impegna a rafforzare il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo, andando oltre la semplice assistenza e potenziando l’interscambio e la reciprocità produttiva. Questo sosterrà efficacemente le economie dei Paesi Africani e contribuirà a fermare i flussi migratori irregolari verso l’Europa. Il progetto “Sud Polo Magnetico”, ideato da ItalAfrica, punta a favorire lo sviluppo e
l’innovazione delle imprese del Mezzogiorno d’Italia e delle imprese
africane, valorizzando le zone economiche speciali adesso al Sud unica ZES.

L’evento ha rappresentato non solo un incontro sinergico tra le aziende, ma ha dato la possibilità alle aziende di conoscere le possibilità di cooperazione internazionale e nello specifico in Congo.

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