
UN PASSO CONCRETO PER LA TUTELA DELLE DONNE
Con l’approvazione in Senato del disegno di legge sul femminicidio, l’Italia compie un passo decisivo nel contrasto alla violenza di genere. Il provvedimento introduce il reato autonomo di femminicidio, motivato da dominio, controllo o negazione della sua autodeterminazione, che non è solo un reato ma un fenomeno culturale e sociale.
Sappiamo bene che una legge, da sola, non basterà a fermare la violenza sulle donne. Ma sappiamo anche che senza una legge che riconosca la specificità del fenomeno, continueremo a trattare la violenza di genere come un fatto privato, isolato, emergenziale. Come ha ricordato il Viceministro Sisto ieri in aula questa non è una norma che tratta il femminicidio come fenomeno emergenziale. Non è un intervento per tamponare una situazione.
Questo testo approvato oggi è un intervento strutturale che non si limita ad introdurre un reato ma prevede un rafforzamento concreto delle misure di prevenzione e protezione, quali: una valutazione approfondita del rischio nei casi di violenza; la possibilità di applicare misure cautelari, più rapidamente, comprese quelle restrittive della libertà personale; l’ampliamento delle intercettazioni nei procedimenti per violenza domestica.
E non guarda solo al sistema giustizia ma anche, come è doveroso, alla prevenzione, alla formazione dei magistrati e degli operatori giudiziari e alla protezione delle donne.
Non è solo un atto legislativo: è una presa di posizione culturale e politica contro la violenza che ogni anno uccide decine di donne in Italia, spesso dopo anni di abusi segnalati e ignorati. E possiamo dire che questa presa di posizione va al di là degli schieramenti politici e trova una convergenza che non deve stupire. Questo è un provvedimento semplicemente giusto.
Un segnale forte da parte del Governo Meloni e di tutto il Parlamento per dire con chiarezza che combatte la violenza sulle donne è una priorità nazionale.
Roma, 23 luglio 2025
Sen. Gianni Rosa
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