“Quanto accaduto in questi giorni a Taranto è di una gravità inaudita. Un incidente, fortunatamente senza feriti, è stato trasformato da scelte sbagliate in una condanna definitiva per l’Altoforno 1, appena riattivato dai Commissari dopo la fallimentare gestione ArcelorMittal”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine, componente della commissione Attività Produttive della Camera.
“Dalla stampa emergono dettagli inquietanti che aggravano la posizione della Procura: i tecnici di Acciaierie d’Italia avrebbero segnalato, fin dal verbale di sequestro, l’urgenza di procedere con il colaggio dei fusi, ma quell’intervento non è mai stato autorizzato dalla Procura, sulla base di una relazione tecnica dell’Arpa Puglia. E così, migliaia di tonnellate d’acciaio si sono solidificate all’interno dell’Afo1, ora non più utilizzabile. È giusto e necessario, come richiesto da Fratelli d’Italia ai ministri Nordio e Urso, che il Ministero della Giustizia invii ispettori per meglio accertare quanto accaduto. Se si poteva intervenire per salvare l’impianto, perché non è stato fatto? Chi ha deciso di non decidere e a quale prezzo?”.
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