Esposito (Cgil Potenza): “Si apra confronto anche su Potenza città, dove si fanno sentire l’emergenza abitativa e la povertà educativa” 

Condividi subito la notizia

“Si apra anche su Potenza città un confronto sulla povertà che si presenta sotto varie forme, come quella abitativa ed educativa”. Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, appellandosi alla Regione Basilicata e al Comune di Potenza. “Secondo gli ultimi dati della Caritas a nostra disposizione – prosegue Esposito – a Potenza città c’è stato un aumento di richieste di aiuto del 12% e sono oltre 1900 le persone seguite dai centri di ascolto cittadini: soprattutto donne e persone istruite nella fascia di età tra i 55 e i 64 anni, spesso residenti in periferia o in quartieri popolari. Sempre più marcato l’aumento di richieste di giovani senza occupazione, che hanno un lavoro precario o che lo hanno perso. È evidente che per questi profili il mercato dei fitti degli alloggi risulti troppo elevato e insostenibile, così come l’acquisto della prima casa. Sono soprattutto i giovani e gli anziani a manifestare difficoltà nell’accesso a canoni e fitti agevolati, soprattutto in assenza di finanziamenti ad hoc nazionali e regionali. A differenza del passato, oggi sono del tutto assenti le politiche abitative con sostegno agli affittuari a basso reddito e bandi per la residenza popolare. Non c’è nessun intervento a livello nazionale ma anche a livello regionale e comunale. Meccanismo, questo, che spinge anche i piccoli artigiani e lavoratori autonomi a indebitarsi per sostenere le spese relative ai canoni di locazione e cadere nelle maglie del racket. Storie di cui si parla sempre meno ma che esistono anche nella nostra città e sono tangibili attraverso gli enti di terzo settore che le toccano con mano ogni giorno. 

C’è poi – continua Esposito – l’altrettanto grave questione della povertà educativa. 

Oltre 2 milioni di minori vivono in famiglie a rischio povertà ed esclusione sociale in Italia, il 26,7%, più di uno su quattro. In Basilicata quattro assistiti della Caritas su cinque hanno figli, con conseguente esclusione dei minori dalla vita sociale e dall’accesso all’istruzione. In proposito risulta particolarmente grave il dato lucano relativo alla disponibilità di posti per asilo nido e prima infanzia, solo il 22,4%: un’offerta assolutamente insufficiente rispetto al potenziale bacino di utenza, ben al di sotto di quel 33% che l’Europa si era data come obiettivo da raggiungere entro il 2010 (e che l’Italia ha indicato come livello minimo da garantire entro il 2027) e molto lontana dal nuovo obiettivo europeo del 45% da raggiungere entro il 2030″.

Potenza, 17 luglio 2025

Views: 0

Condividi subito la notizia