DUE SENTENZE DEL CONSIGLIO DI STATO DANNO RAGIONE AL COMUNE DI VIETRI DI POTENZA

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Con due sentenze il Consiglio di Stato ha dato – ancora una volta –
ragione al Comune di Vietri di Potenza su alcuni abusivismi all’interno
della ‘Cava Pedali’, che da diversi anni è rientrata in possesso
dell’Ente. Due sentenze che mettono un punto sulla vicenda della cava,
oggetto di numerosi procedimenti civili e penali, che ad oggi hanno
sempre dato ragione al Comune che, sin dall’insediamento
dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Christian Giordano, ha
riscontrato una serie di anomalie e abusivismi, tutti confermati nei
vari gradi di giudizio.

In particolare, nelle ultime due sentenze, il Consiglio di Stato ha
definitivamente dato ragione al Comune, che aveva intimato (ad agosto
2022) alla Società che gestiva la cava di demolire un fabbricato che
risultava essere di consistenza volumetrica di circa 2.900 metri cubi,
raddoppiato rispetto al permesso di costruire e in contrasto con le
norme. Nel dettaglio gli accertamenti dell’Ente hanno rilevato che il
capannone realizzato dalla Società che gestiva la cava “risulta in
totale difformità dalla concessione edilizia e anche dal successivo
permesso di costruire in variate”.

Dall’ordinanza di demolizione notificata dal Comune ai rappresentanti
dell’ex Società, quest’ultimi hanno fatto ricorso al Tar e poi al
Consiglio di Stato. Due ricorsi, sia contro l’ordinanza di demolizione
che contro il mancato accoglimento, da parte del Comune, di due
sanatorie. In particolare, il Collegio del Consiglio di Stato – nella
sentenza – ha riportato che “il Comune, nell’illustrare nel
provvedimento le ragioni alla base del diniego, abbia dato conto
dell’effettuazione di un’adeguata istruttoria”. Dando ragione
definitivamente all’Ente sull’abusivismo delle opere realizzate
all’interno della cava. Pertanto, il Consiglio di Stato – in due
sentenze pubblicate il 3 e 9 dicembre – ha respinto gli appelli
ritenendoli infondati e ha condannato i due rappresentanti della Società
(difesi dagli avvocati Marcello Fortunato, Dario Gioia e Paolo Galante)
al pagamento delle spese processuali in favore del Comune nella somma di
8mila euro oltre accessori di legge.

Con queste due sentenze, si chiude un ciclo che riguarda Cava Pedali.
Emerge un quadro abbastanza chiaro relativo alla correttezza dei
provvedimenti attuati dal Comune di Vietri di Potenza, difeso in
giudizio dall’avv. Alessandro Singetta.

Ricordiamo che qualche settimana fa, sempre per fatti relativi alla Cava
Pedali, il Tribunale di Potenza ha condannato a 1 anno e 8 mesi uno
degli ex gestori accusato di furto aggravato per il prelievo del
materiale inerte. Inoltre, sempre come appurato e sentenziato, il Comune
risulta creditore dall’azienda che gestiva la cava della somma di circa
2,4 milioni di euro (per 2,2 milioni è stata emessa ordinanza di
ingiunzione).

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