Cupparo: nuova Jeep Compass buona notizia

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Per l’assessore, con la presentazione dell’ultima evoluzione dell’auto che sarà prodotta nello stabilimento di Melfi, “il Gruppo Stellantis sta mantenendo i suoi impegni. Non altrettanto avviene da parte della Commissione Europea che non modifica il percorso verso la transizione elettrica”.

“La presentazione avvenuta oggi dell’ultima evoluzione della Jeep Compass, che sarà prodotta nello stabilimento di Melfi sulla piattaforma STLA Medium al fianco di altre novità Stellantis come DS N°8 e la futura Lancia Gamma, è una buona notizia che conferma il cronoprogramma di attività di Stellantis a partire dai prossimi mesi per il rilancio della fabbrica lucana”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo sottolineando che “il nuovo modello racconta la forza del SUV rinnovato nel design, nella tecnologia e nelle motorizzazioni, lo stesso SUV che in 18 anni nella sua versione storica ha consentito il successo dello stabilimento di Melfi con 2,5 milioni di auto vendute. È un modello che si distingue per una maggiore abitabilità, sistemi di assistenza alla guida di livello 2, connettività costante grazie agli aggiornamenti OTA e una gamma colori ispirata alla natura, esaltando il ‘made in Italy’ e la professionalità delle maestranze tutte di Melfi. Il Gruppo Stellantis sta dunque mantenendo i suoi impegni. L’edizione di lancio della Jeep Compass sarà ordinabile da giugno del 2025 e arriverà nelle concessionarie entro fine anno. Non altrettanto invece avviene da parte della Commissione Europea che dopo gli annunci dei mesi scorsi non dà seguito agli stessi modificando il percorso iniziale individuato verso la transizione elettrica, favorendo il ricambio di un parco auto sempre più vecchio, per rilanciare il mercato. Condividiamo l’allarme lanciato oggi in contemporanea con la presentazione della nuova Jeep Compass dal presidente di Stellantis, John Elkann, e dall’amministratore delegato di Renault, Luca de Meo: il futuro dell’automotive in Italia e in Europa si gioca ora. E se l’Europa non farà nulla nel 2025 il settore rischia di scomparire”.  Per Cupparo “è la sempre più forte competizione internazionale a richiedere tempi rapidi specie per reggere il mercato cinese con azioni di protezione dell’industria auto da parte dell’Europa, prima che sia troppo tardi. Il cambiamento della direttiva per la transizione all’elettrico nel 2035 – conclude – deve avvenire adesso per ristabilire condizioni di serenità ai gruppi automobilistici europei e tutelare i posti di lavoro superando l’impiego massiccio della cassa integrazione”.

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