Francesco Paolino alla chitarra e mandola, Stefania Megale ai sax, Pippi Dimonte al contrabbasso e Alberto Mammollino alle percussioni sono le Lame da Barba ed hanno appena pubblicato il loro nuovo album “Qafiz”. Otto tracce tutte composizioni originali di Francesco Paolino e Stefania Megale. Un viaggio senza tempo su un veliero immaginario che tocca tutte le sponde del Mediterraneo. Suoni che provengono dai Balcani, dalla Grecia, dal Sahara, dall’Andalusia, dalla nostra Penisola che magicamente le Lame da Barba catturano contaminandoli con variazioni pan-jazzistiche di chiaro stampo europeo.
Ritmi sciamanici e suoni ipnotici difficilmente classificabili che però si percepiscono a pelle ascoltando le otto tracce tutte dai nomi suggestivi: Saja, Famèra, Acubar, Qafiz, Kerasos, Fadha, Zahara, Marsà. Brani sostenuti dal ritmo incalzante del contrabbasso di Pippi e dalle percussioni di Alberto con Stefania e Francesco intenti a sfoderare tutto il virtuosismo e le magiche melodie dei sassofoni, della chitarra o della mandola.
L’album digitale e il CD, edito dalla Radici Music Records, è disponibile sulle piattaforme Spotify, YouTube, iTunes, Amazon Music, ecc. Su YouTube inoltre ci sono tre bellissimi video-live in studio di Acubar, Famèra e Saja che trovate anche sotto questa recensione.
Qafiz è il loro terzo album. Nel 2017 hanno già pubblicato due Cd, La Muta Vita e Lame da Barba. Vivono a Bologna e dintorni e appartengono a quella corrente musicale chiamata Mediterranean Jazz che ha trovato nella città felsinea un laboratorio ideale per le loro musica e per i loro progetti.
Sono presenti su YouTube con numerosi video, su Facebook e su www.lamedabarbamusic.com la loro HomePage.
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