
Basilicata, 5 settembre 2025 – Al 3 settembre 2025 gli invasi lucani registrano cali che fanno rabbrividire: a dirlo non siamo noi, ma l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale con i dati forniti da Acque del Sud S.p.A., numeri ufficiali che non hanno bisogno di interpretazioni.
Invasi principali | 2024 (mc) | 2025 (mc) | Differenza
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Monte Cotugno | 84,56 mln | 69,54 mln | -15,02 mln
Pertusillo | 60,27 mln | 38,63 mln | -21,64 mln
San Giuliano | 18,43 mln | 26,37 mln | +7,94 mln
Camastra | 4,38 mln | 7,27 mln | +2,89 mln
Basentello | 0,05 mln | 5,54 mln | +5,49 mln
Gannano | 2,17 mln | 1,89 mln | -0,28 mln
La verità è semplice: Monte Cotugno e Pertusillo hanno perso insieme oltre 36 milioni di metri cubi in un anno, un dato che da solo basterebbe a definire l’emergenza. Gli aumenti in bacini minori non compensano la perdita nei serbatoi strategici. Non vogliamo creare allarmismo, ma leggere questi numeri fa davvero impressione, soprattutto se pensiamo a chi ogni giorno lavora nei campi o attende acqua nelle proprie case. Da giovani ci vergogniamo quasi a dover insistere sulla matematica di base, ma ci tocca farlo perché chi governa sembra non volerla leggere. E allora la domanda è inevitabile: Presidente Bardi, Presidente Pittella, avete davvero preso in mano questi dati e costruito uno scenario realistico, o vi siete affidati all’eterna speranza che “prima o poi piove”? Se la pioggia non arriverà, le conseguenze sono già scritte: meno superfici irrigabili, produzioni compromesse, imprese in difficoltà, cittadini con restrizioni. Non è catastrofismo, è logica elementare.
Lo diciamo con rispetto istituzionale, ma con chiarezza: ci dispiace essere costretti a richiamare la responsabilità politica, perché non dovrebbe toccare a noi giovani ribadirlo. Eppure i numeri parlano chiaro, e il silenzio della politica rischia di diventare corresponsabile della crisi. Non è più tempo di attendere il “tempismo politico” o di rispettare equilibri per non perdere la sedia. Qui non c’è in gioco una poltrona, c’è in gioco il futuro di un’intera comunità. E sia chiaro: se questa crisi non verrà affrontata con coraggio e responsabilità, i responsabili sarete voi. E soprattutto non ci aspettiamo settimana prossima l’ennesimo comunicato o conferenza stampa: qui c’è poco da parlare ma tanto da fare. Siate uomini del fare, perché di parole questa terra non ha più bisogno.
E chiudiamo con una consapevolezza che non ammette repliche: se l’acqua è il futuro della Basilicata, allora non gestirla significa condannare un’intera generazione.
Fonte: Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale – dati forniti da Acque del Sud S.p.A.
Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani
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