Trasporto ferroviario, Merra: non c’è transizione senza sviluppo

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 “Il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, al quale ho lavorato lungamente negli ultimi mesi, include investimenti strategici senza precedenti per la Basilicata che saranno sicuramente determinanti per dare il via alla necessaria transizione verso un nuovo modello di sviluppo di cui la nostra comunità ha impellente bisogno, soprattutto in questa particolare congiuntura economica. Tra i principali fattori sui quali abbiamo puntato c’è il miglioramento della qualità del servizio dei trasporti ferroviari derivante anche dall’entrata in esercizio di nuovo materiale rotabile. Il Contratto prevede infatti il completo rinnovo della flotta con l’acquisto di ben 8 treni Pop a 4 casse di nuovissima generazione, tutti cofinanziati dalla Regione. Questi treni, in un’ottica di politiche integrate di complessivo rinnovamento settoriale, si aggiungono ai 5 treni Fal a batteria, che a regime diventeranno 7, grazie ai quali si garantirà la riconversione in chiave sostenibile del tratto della linea Bari – Matera nel tratto Altamura – Matera per un investimento complessivo di 64 mln di euro; riconversione che ha un senso in termini di sviluppo sul territorio con l’apertura, tra l’altro, di nuove officine per la manutenzione e il controllo dei mezzi. Ci sono in tali azioni tutti i presupposti per far nascere un sistema industriale all’avanguardia nella nostra regione che ruoti sugli interventi strategici, anche infrastrutturali.

“La crisi dell’automotive ha imposto in questi ultimi anni la riapertura di serie e ponderate riflessioni su altre possibilità di sviluppo industriale e di rilancio occupazionale. La nascita di un polo ferroviario in Basilicata poteva e può rappresentare l’alternativa per garantire crescita economica e tenuta sociale del territorio, a fronte della profonda emergenza produttiva che ha colpito il settore automobilistico e non solo. Il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, frutto di una lunga trattativa e che sarà firmato entro dicembre oltre a modificare e rilanciare il servizio ferroviario dei prossimi 10 anni, ci offre l’opportunità di avviare una transizione sistemica, di dare effettivo slancio a una attesa riconversione industriale, nell’alveo della mobilità sostenibile e della decarbonizzazione dei trasporti, che assicuri stabilità e incremento dei posti di lavoro, nonché espansione di attività innovative ad alto impatto tecnologico”. Lo afferma il consigliere Regionale Donatella Merra che interviene sul prossimo rinnovo degli accordi regionali con la società del gruppo FS da attuarsi entro la fine dell’anno.

Il nostro obiettivo è di creare il contesto adeguato ad attrarre grandi investimenti e imprese leader in grado di far sorgere un polo di sviluppo in Basilicata che estenda il suo raggio ad una più vasta area coincidente con il nostro territorio e con quello delle regioni vicine, per un crescente progresso economico e sociale. Il riferimento non può che essere alla Ferrosud di Matera che si è ricollocata grazie al gruppo Mermec il quale, rilevando il vecchio stabilimento, non solo ha garantito i precedenti posti di lavoro ma ha riconfigurato il futuro di questa storica azienda che farà da apripista ad un nuovo distretto industriale strategico per la Basilicata e per il Mezzogiorno, puntando su mezzi ferroviari di ultima generazione e tecnologia all’avanguardia. L’azienda è già coinvolta nella fornitura di impianti tecnologici nell’ambito del cantiere della ferrovia Ferrandina Matera, un circuito virtuoso che con buon senso e responsabilità trova il suo naturale decorso e si autoalimenta.

La centralità produttiva e industriale della Basilicata dipende da queste scelte lungimiranti che non possono essere rimandate e per le quali occorre battersi ad ogni livello. Questo ho rappresentato ai Tavoli ministeriali e quando mi sono interfacciata con l’Amministratore Delegato di Trenitalia, al quale ho lasciato espresse richieste, concordate anche con gli organismi sindacali, allorché ricoprivo ancora l’incarico di Assessore alle Infrastrutture. A Trenitalia ho chiesto esplicitamente, in virtù di un consistente aumento della produzione in treni e km annui per la Basilicata e in concomitanza o a valle di interventi sulla rete ferroviaria che garantiranno l’incremento dei servizi e della qualità del trasporto ferroviario, la doverosa valorizzazione delle forze produttive locali anche per superare la crisi dell’automotive e di altri settori metalmeccanici. 

Tra queste istanze vi è quella dell’istituzione e del potenziamento di una Direzione regionale autonoma lucana, attualmente dipendente dalla Puglia, e una crescita occupazionale proporzionale all’incremento delle percorrenze previste sulla rete regionale dal nuovo contratto di servizio. 

Inoltre, alla luce dei fenomeni di crisi vissuti da intere filiere economiche del territorio e a fronte dei corposi investimenti regionali per l’acquisto di materiale rotabile, senza pari almeno negli ultimi vent’anni, la previsione di assicurare al territorio almeno le attività di manutenzione di veicoli e mezzi con l’obiettivo di consentire una reale e fattiva ricaduta occupazionale, costituisce un target irrinunciabile. 

Dobbiamo fare sistema per scongiurare e resistere alle incipienti crisi dell’epoca in corso. Fare sistema significa puntare sulle economie di scala, sulla riduzione dei costi, sui processi produttivi avanzati, sulla costante innovazione tecnologica. Questi aspetti sono essenziali per la valenza e la tenuta strategica dello sviluppo della nostra Regione anche in virtù di piani industriali, che nei tempi più o meno recenti, sono stati assenti o carenti, provocando difficoltà per aziende e lavoratori. Penso ad esempio alla vertenza Firema e alla sorte delle sue maestranze che, dopo tante tribolazioni, da accordi recentemente sottoscritti, inizieranno ad essere riassorbite dalla nuova proprietà. Queste situazioni possono però essere scongiurate o almeno affrontate più razionalmente creando nuove leve di sviluppo e favorendo la crescita di un polo economico-industriale all’altezza della fase storica, proprio a partire dal comparto ferroviario che offre ottime prospettive e tutte alla nostra portata. Questa è la sfida da raccogliere, questa è la scommessa che ho raccolto e con la quale la politica lucana si deve assolutamente confrontare. 

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