Terre di Aristeo: presentato primo Accordo di Sviluppo a Ministro Urso

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La lettera di Terre di Aristeo con la  richiesta della sottoscrizione di un primo Accordo di Sviluppo (ai sensi del Decreto ex Mise del 9.12.2014, art. 9 bis) è sulla scrivania di Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy. L’Accordo presentato – spiega l’ad Saverio Lamiranda che ha interessato, nuovamente, il Presidente della Giunta Vito Bardi – è destinato alla realizzazione di 600 nuove camere così distribuite nei Comuni interessati: Acerenza e Forenza 200; Spinoso, Sarconi e Tramutola 200;  Barile e Rionero 100;  Vaglio e Potenza 100. Il valore degli investimenti preventivati relativi alle unità abitative è di  252 milioni di euro circa, oltre ai costi destinati alle attività annesse di animazione e formazione, il cui progetto e valore è già stato precedentemente trasmesso insieme a quello relativo alle infrastrutture viarie. Gli interventi programmati vanno nella direzione di sostenere la realizzazione delle “Destinazioni Turistiche” strutturate e organizzate per territori omogenei nell’ambito delle 5 Comunità Turistiche Integrate (C.T.I.) proposte dal Distretto quale “elemento innovativo, identitario e di destinazione, dal punto di vista ambientale, culturale, energetico e antropologico di una Comunità Locale attraverso il coinvolgimento delle sue diverse espressioni civili, economiche, sociali, religiose e istituzionali”. Questo significa – precisa Lamiranda – che gli investimenti di Acerenza e Forenza interessano anche i comuni di Maschito, Genzano di Lucania, Cancellara, Pietragalla, Palazzo S.Gervasio, Tolve (destinazione turistica “Dei Templari”); gli investimenti di Spinoso, Sarconi e Tramutola anche i comuni di San Chirico Raparo, Marsicovetere, San Martino d’Agri, Moliterno (destinazione turistica del “Bel vedere”); gli investimenti di Barile e Rionero anche i comuni di Rapolla, Montemilone, Atella e Lavello (destinazione turistica “Dell’Aglianico”); gli investimenti di Vaglio e Potenza anche i comuni di Cancellara e Brindisi di Montagna.   Il Progetto Pilota” presenta un set di azioni volte a fare della Basilicata il primo territorio nazionale che, grazie a una capillare formazione e animazione territoriale, mira a generare un ecosistema digitale in grado di elevare l’innovazione e la competitività delle imprese aderenti ad Aristeo. Una strategia di “destination management”, in grado di innovare e generare policy e metodologie di rafforzamento dell’offerta turistica e della sua comunicazione del tutto nuove: l’obiettivo primario diviene quindi quello di realizzare, in Basilicata, la prima Smart Destination Italiana.  Al fine di superare il tradizionale frazionamento di competenze amministrative, di comparti economici che affrontano notevoli complessità a trovare forme di collaborazione efficace, il Progetto di turismo esperenziale per il ripopolamento e la rigenerazione ei borghi lucani e della ruralità  individua un primo piano di attività che riconosce la conoscenza e l’uso degli strumenti digitali quali fattori determinanti nella generazione di un’aggregazione territoriale innovativa, e di azioni di apprendimento e animazione volte a rafforzare il coinvolgimento di tutti gli attori dell’ospitalità, consentendo anche una efficace utilizzazione degli strumenti di governance che lo Stato ha messo in campo per sostenere la competitività del sistema Paese del quale la Basilicata ne ha particolare esigenza. Fare sistema – evidenzia l’ad Terre di Aristeo – significa pensare all’offerta territoriale in modo globale, integrato e con una nuova capacità organizzativa; nell’ipotizzato sistema infatti, oltre alle imprese di più adeguate dimensioni, anche i piccoli soggetti d’impresa mantengono la propria autonomia gestionale, ma si uniscono tramite la rete digitale coordinata ad una fitta rete di legami e di relazioni che consente loro di muoversi e di agire come se fossero un’unica entità. Ogni attore  – dal vigile urbano,  al receptionist, dalla guida turistica all’addetto degli uffici di informazioni, senza dimenticare i camerieri dei ristoranti, i baristi, i negozianti e i commessi dei negozi, gli operatori ecologici, gli artigiani, il Parroco, gli Amministratori Pubblici, ecc. – pur perseguendo i propri obiettivi, raggiunge i massimi risultati solo entrando in una relazione virtuosa con tutti gli altri stakeholders del territorio. Di qui l’annuncio del primo corso di formazione a breve per “animatore di comunità turistica”.

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