MATERA PERDE LA SEDE DEL CENTRO DEL CNR PER LA SCIENZA DELLE CITTA’

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Eustachio Follia: “Una sconfitta dell’Amministrazione ed un nuovo fallimento della Casa delle tecnologie”

Un altro sogno ed un’altra occasione che svaniscono per Matera: la Città dei Sassi perde la sede di quello che sarebbe dovuto essere il primo Centro del Cnr per la Scienza delle Città. Il Consiglio nazionale delle ricerche ha deciso di abbandonare il progetto, trasferendo a Roma le attività che invece si sarebbero dovute svolgere presso la Casa delle tecnologie emergenti di Matera.

Il primo Centro interdipartimentale (Cid) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) prevedeva il coinvolgimento di quattro Dipartimenti dell’Ente: Dipartimento di ingegneria ict e tecnologie per l’energia e i trasporti (Diitet), Dipartimento di scienze umane patrimonio culturale (Dsu), Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia (Dstfm), Dipartimento di Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente (Dstta).

Il Centro era nato perché il Consiglio nazionale delle ricerche aveva individuato in Matera un luogo importante ed unico dove portare le proprie competenze scientifiche e tecnologiche, mettendole al servizio di un progetto di innovazione della città basato sulle tecnologie emergenti (IoT, 5G, Blockchain, Robotica e AI) e sulle loro applicazioni.

Una scelta, quella del Cnr, che avrebbe dovuto dare lustro e accrescere il ruolo della città nel settore dell’innovazione tecnologica, e al tempo stesso dare un forte impulso ad azioni di sviluppo scientifico e di sostegno al territorio, lavorando in forte sinergia con tutte le istituzioni coinvolte.

Invece, oggi bisogna prendere atto che il progetto voluto e portato avanti sin dal 2018, ha dovuto fare i conti con tutte le inefficienze dell’attuale Amministrazione comunale.

La decisione del Cnr penalizza pesantemente Matera, ed è dovuta – evidentemente – al sostanziale fallimento della Casa delle tecnologie, ormai ridotta ad una scatola vuota di contenuti ma ricca di risorse finanziarie che gli amministratori locali utilizzano per affidamenti di consulenze, viaggi, incarichi e appalti in un pericoloso intreccio di interessi per favorire politici, amici e coordinatori, come largamente noto ai cittadini materani.

“L’Accordo Quadro con il Comune di Matera siglato nel giugno 2018 – afferma Eustachio Follia, candidato presidente alle elezioni regionali – era stato attivato con l’intento di innovare, strutturare e diversificare l’economia del territorio, puntando sull’innovazione, sulla valorizzazione della conoscenza e sul trasferimento tecnologico. Purtroppo, ancora una volta, il fallimento della politica produce il fallimento del territorio”.     

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