Chiusura del “Centro Geriatrico”, l’appello di Bennardi al presidente della Regione, Vito Bardi, per salvaguardare un servizio sociale essenziale

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Matera non può perdere un servizio socio-sanitario essenziale di supporto a famiglie e anziani come il “Centro geriatrico”, che nei giorni scorsi ha formalmente annunciato di non poter avviare la propria attività, con 108 posti letto e 20 dipendenti attuali, per “l’inattività amministrativa della Regione Basilicata”. È questo, in sintesi, il pensiero del sindaco Domenico Bennardi, che ha inviato una Pec al presidente della Regione, Vito Bardi, e all’assessore alla Sanità, Francesco Fanelli, al fine di evitare che la città venga privata di una struttura all’avanguardia nel campo dei servizi socio-sanitari residenziali, creando peraltro un pericoloso effetto a cascata su altre eventuali iniziative simili. Infatti, il 10 febbraio scorso, dopo oltre un anno di solleciti per perfezionare il processo di accreditamento istituzionale della struttura sanitaria, la società si è vista costretta a comunicare l’interruzione della rilevante iniziativa imprenditoriale, nonché l’intenzione di procedere “alla risoluzione di tutti i rapporti lavorativi in essere, alle dimissioni dei pazienti attualmente in carico alla struttura, a far data dal 1 marzo”, come si legge nella comunicazione inviata anche al Comune. “Il ruolo della Rsa Centro geriatrico -spiega il sindaco- è importante per garantire, in collaborazione con una rete di poliambulatori specialistici, prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero funzionale a favore di pazienti che, a causa di gravi limitazioni, non possono condurre una vita autonoma, potenziando potenziare il sistema sanitario e socio-sanitario del territorio materano. Infatti, si tratta di una struttura che può erogare assistenza semiresidenziale, ma anche attività di riabilitazione intensiva ed estensiva in regime residenziale per circa quarantadue pazienti non autosufficienti. Il Centro geriatrico, che fa parte del Gruppo San Raffaele ed è legato all’Irccs “San Raffaele Pisana”, punto di riferimento nazionale nel campo della riabilitazione motoria e sensoriale, favorisce lo sviluppo nel territorio della Basilicata, di un polo clinico e di ricerca di rilievo nazionale, nell’ambito dei disturbi cognitivi e delle patologie neurodegenerative. Poi c’è l’aspetto occupazionale -rimarca Bennardi- perché sono previsti almeno 100 occupati tra medici, terapisti della riabilitazione, operatori tecnici dell’assistenza, infermieri professionali ed altre figure professionali sanitarie, a cui però si devono aggiungere i tanti posti di lavoro creati nell’indotto. Verso quest’operazione imprenditoriale, dunque, non è accettabile esprimere riserve, né riguardo alla sua funzionalità e attualità rispetto all’esigenze del territorio, né per la sua piena rispondenza agli indirizzi della programmazione regionale. Ricordo che la Srl Centro Geriatrico Matera ha partecipato all’Avviso pubblico “Piani di Sviluppo Industriale attraverso pacchetti integrati di agevolazione” e, dopo aver ottenuto il parere di compatibilità rispetto al fabbisogno per realizzare sei moduli per complessivi 108 posti letto, non si spiega per quale ragione non sia stato avviato e concluso il procedimento amministrativo, finalizzato al rilascio del necessario accreditamento istituzionale di primo livello funzionale all’avvio del progetto, mettendo così in condizione l’impresa di rinunciare alla propria iniziativa imprenditoriale”. In conclusione, il sindaco di Matera rivolge un appello diretto a Bardi e Fanelli, al fine di salvaguardare questo servizio ritenuto essenziale per la città e il comprensorio materano.

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