Braia: Costruiremo una alternativa forte con un fronte ampio moderato e riformista. Al centro sviluppo, giovani, imprese, fragilità, temi sconosciuti a questo centro destra.

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È sempre più urgente preparare l’alternativa politica a questo centro destra ormai in coma irreversibile. Il dibattito che ha caratterizzato l’ultimo consiglio regionale e la discussione della mozione di sfiducia ha confermato che il Presidente Bardi riesce ad andare avanti ma ha reso evidente che i numeri di questa maggioranza sono sempre più risicati e, al momento del voto più importante, inesistenti.

I numeri risicati dei colleghi presenti a sostegno di Bardi non sono neanche sufficienti per procedere con celerità, come l’emergenza in corso richiederebbe, perché può contare solo su 10 voti certi degli 11 necessari per approvare gli atti, le leggi, i bilanci degli enti regionali e della regione stessa, data l’assenza riteniamo “non casuale” di Piro e quella che sembra apparire “strategica” del rientrante Giorgetti.

È la dimostrazione palese che la maggioranza non c’è e che solo in presenza di proposte politiche utili al bene dei lucani e delle lucane si potrà raggiungere qualche risultato. Come abbiamo responsabilmente fatto noi di Italia Viva-Renew Europe in occasione del piano cultura e delle modifiche sul Bonus Gas che siamo infatti riusciti a migliorare, estendendo il beneficio anche alle imprese e a tutte le famiglie lucane che vogliono fare la transizione energetica con le rinnovabili. Comunque tutto questo non è sufficiente a  risolvere le mille criticità non ancora affrontate – figuriamoci se risolte – da questo governo di centrodestra.

Alle difese di ufficio fatte dai consiglieri di maggioranza, abbiamo fornito da parte nostra l’elenco di quanto non fatto in questi anni (eseguita solo ordinaria amministrazione) da parte di Bardi, della sua gestione autonoma e poco democratica e dalla sua residuale maggioranza. Come se non bastasse, si aggiungono i dati oggettivi di Bankitalia, Istat, Svimez, Qualità della vita del Sole 24 Ore, impietosi e tutti negativi. La misura dello stato di salute dell’economia di Basilicata, oggi delinea il quadro della società lucana che in questi ultimi 4 anni è diventata sempre più povera, con sempre meno giovani e quindi più anziana, una scarsa qualità della vita. Su 107 province italiane, Matera continua a scendere e raggiunge il 74esimo posto, la provincia di Potenza sprofonda al 94esimo, ultima tra le ultime. E non era così solo qualche anno fa.”

Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.

“Oramai quotidiane le proteste dei sindacati – prosegue Braia – la delusione degli amministratori, gli scioperi dei cittadini sulla sanità pubblica. A cui si aggiungono le reiterate istanze, non ascoltate, della sanità privata per le quali noi di IV continueremo a batterci a tutela della salute dei lucani e delle lucane. I dati negativi dimostrano l’inefficacia delle politiche messe in atto dal Governo Regionale del Presidente Bardi, nonostante le tante risorse economiche oggi disponibili grazie al Pnrr e al superamento per volontà nazionale post-covid e crisi Russo-Ucraina di vincoli per assunzioni e spesa.

Non c’è presa di coscienza, da parte di Bardi, dell’evidenza di un quadro politico ed economico fragile e desolante, nessuna prospettiva di iniziativa messa in campo, nessun cambio di passo all’orizzonte, nessuna proposta di riforma su alcun settore, dalla sanità alla gestione del patrimonio forestale, dall’agricoltura alla gestione strategica delle risorse idriche ed energetiche. Nessuna voglia di aprire il confronto su temi come l’utilizzo dei fondi europei o il rilancio del sistema imprenditoriale, la scuola, i giovani, la sanità, le fragilità a partire dalla disabilità e dal disagio sociale. 

Dobbiamo, allora, cominciare immediatamente a costruire un’alternativa credibile, ampia e politicamente non ideologica ma pragmatica ed ambiziosa capace di attrarre anche i tanti cittadini e amministratori che hanno votato in questi ultimi anni il centrodestra, non tanto per orientamento politico ma per penalizzare un centrosinistra che si è dimostrato spesso poco autocritico e, in alcune scelte, presuntuoso e autoreferenziale. Dobbiamo essere pronti a ridare slancio e speranza per recuperare la fiducia anche di quella comunità lucana delusa da chi ha annunciato il “cambiamento” e ha realizzato solo “immobilismo”.

Dobbiamo essere capaci di dimostrare, con un’alternativa ampia, moderata e riformista, che la lezione è stata recepita e che una nuova fase, integrata di nuovi protagonisti è pronta. Rimettiamo in campo un progetto di regione ambizioso negli obiettivi, che punta ai lucani e alle lucane eccellenti per ripartire rimettendo la nostra Basilicata al centro del Mezzogiorno, facendola uscire dall’oblio in cui questa politica mediocre, litigiosa e senza idee l’ha relegata in questi 4 ultimi anni deludenti.

La nostra Regione – conclude il consigliere Luca Braia – necessita di un piano straordinario per i giovani da trattenere e attrarre in questa terra  a rischio estinzione.  La nostra proposta come Italia Viva sull’incentivo allo smart working per chi rientra in Basilicata potrebbe essere un primo strumento da attuare velocemente. 

Un piano straordinario per sostenere fragilità vecchie e nuove, anziani, disabili. Un nuovo piano per l’edilizia residenziale pubblica, di manutenzione per l’esistente e per la realizzazione di nuovi alloggi. Una riorganizzazione sui temi sanità e gestione patrimonio idrico e forestale. Una task force per la realizzazione dei progetti finanziati con fondi europei e Pnrr. Siamo lentissimi: dalla sanità al dissesto se non acceleriamo in qualche modo la spesa, rischiamo di perdere risorse o utilizzarle quando il paziente Basilicata sarà definitivamente morto.”–

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