GENTILE (EBAB), POSITIVA RIFORMA AMMORTIZZATORI SOCIALI CON VALORIZZAZIONE FONDO SOLIDARIETA’ BILATERALE PER ARTIGIANATO

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La riforma degli ammortizzatori sociali contenuto nel disegno di legge di Bilancio 2022, approvata dal Consiglio dei Ministri, valorizza l’esperienza di Fsba (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato). E’ il commento di Rosa Gentile presidente dell’Ebab (Ente Bilaterale Artigianato Basilicata) sottolineando che il giudizio positivo è condiviso  da tutte le Confederazioni dell’Artigianato e delle Pmi (Confartigianato Imprese, CNA e Casartigian).

La riforma – aggiunge – sembra infatti idonea a garantire un modello di ammortizzatori sociali più inclusivo e guidato dal principio dell’universalismo differenziato, quindi in grado di assicurare a tutti i lavoratori una protezione adeguata e differenziata in base alle caratteristiche settoriali e alle dimensioni aziendali.

Il comparto dell’artigianato vede valorizzata e rafforzata l’esperienza del proprio Fondo di solidarietà bilaterale alternativo che, fin dalla sua costituzione, ha erogato prestazioni a tutte le imprese artigiane – anche quelle con un solo dipendente – facendo esclusivamente leva sulla contribuzione propria. Per questo motivo, anche durante la crisi determinata dalla pandemia, le imprese artigiane non hanno mai fatto uso della cassa integrazione in deroga, avendo invece utilizzato dapprima e per intero le risorse del Fondo derivanti dalle contribuzioni e, successivamente, come tutti i settori, le risorse appositamente stanziate per la Cassa Covid. Inoltre, le Confederazioni dell’Artigianato e delle Pmi considerano estremamente opportuna la precisazione contenuta nel ddl di Bilancio in merito alla natura obbligatoria della contribuzione ai fondi di bilateralità alternativa di cui all’art. 27 del decreto legislativo148/2015.

Sarà ora fondamentale – aggiunge Gentile – che il trasferimento delle risorse ai Fondi di solidarietà bilaterali avvenga celermente, in modo da consentire di effettuare i pagamenti con la massima tempestività. Nello specifico il FSBA calcola siano necessari 41 milioni per pagare la cassa integrazione del mese di settembre. Dipende dagli uffici dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia: se sono veloci nell’approntare documenti e ad autorizzare la Banca d’Italia al pagamento, presto FSBA provvederà ad emettere gli ordinativi e corrispondere l’ammortizzatore sociale. Con un’annotazione importante: l’utilizzo della cassa integrazione in questo comparto economico diminuisce mese dopo mese, segno che le aziende stanno riprendendo a lavorare e produrre. Non c’è che sperare che questo trend si confermi e si rafforzi: per i dipendenti, per le imprese, in buona sostanza per l’intero Paese.

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