
Una casa museo permanente, ricca dei tesori in terracotta creati dalle sapienti mani dei fratelli Beniamino e Vincenzo Loglisci. E’ quanto deliberato dalla giunta guidata dal sindaco Alesio Valente, che nei giorni scorsi ha deciso di concedere in comodato d’uso gratuito la casa – bottega nella quale i Maestri Loglisci hanno reinterpretato a tinte vivide il classico fischietto di terracotta, contribuendo ad esportare in tutto il mondo uno dei simboli più conosciuti della città del grano e del vino. “Nell’ambito degli interventi di riqualificazione dello stesso convento di Santa Maria, presso il quale gli ambienti sono ubicati – commenta il primo cittadino gravinese – abbiamo inteso preservare e custodire questo scrigno nel quale il tempo sembra essersi fermato”. Il contratto di comodato d’uso ventennale prevede anche che il museo contenga intatti i manufatti originari dei fratelli Loglisci unitamente a mobili, suppellettili e pezzi di antiquariato che diverranno patrimonio pubblico, aperto alla fruizione di cittadini e visitatori. “Un impegno – prosegue il sindaco Valente – che avevamo preso all’indomani della morte di Beniamino Loglisci e che ora, d’intesa con la stessa famiglia Loglisci, traduciamo con orgoglio in concretezza, al fine di conservare e tramandare valori e tradizioni tipicamente autoctoni”.
Gravina in Puglia, 18 Febbraio 2021
Comune di Gravina in Puglia