
Dopo l’accordo sulla mobilità del personale, il sindacato chiede al governo di mantenere gli impegni sull’assunzione di 25 mila docenti

Ora, con la firma lo scorso 11 aprile del contratto integrativo e della pre-intesa in materia di assegnazione delle sed
i ai docenti titolari di ambito, “si è conclusa positivamente una trattativa lunga e spinosa sulla mobilità del personale”, ha detto Capalbi, che ha sottolineato “lo straordinario significato politico e l’enorme valore sindacale di un’intesa che tutela gli interessi e i diritti del personale scolastico dopo il disastro e le penalizzazioni dello scorso anno”. Positivo per l’ex segretaria generale anche lo stanziamento di 400 milioni di euro che serviranno ad assumere altri 25 mila docenti.

Sul punto la Cisl Scuola resta vigile. “Dopo l’intesa sulla mobilità – ha dichiarato la segretaria generale nazionale Maddalena Gissi a margine del congresso – l’impegno del governo deve essere uno: confermare la richiesta della ministra Fedeli per i 25 mila posti che servono per garantire la continuità didattica e un avvio regolare dell’anno scolastico”. Per Gissi “è importante continuare questo percorso di nuovo dialogo con la scuola voluto dal governo Gentiloni”, ma allo stesso tempo “anche il rapporto istituzionale con il territorio va rilanciato perché agli studenti dobbiamo offrire un apprendimento dinamico, nuove competenze organizzative, relazionali e interpersonali, e la capacità di costruire in autonomia nuove opportunità di lavoro”.
Dal congresso di Picerno riparte dunque l’impegno di un sindacato che crede nella scuola come “luogo di costruzione e consolidamento del tessuto sociale”; “una comunità che attraverso il rapporto diretto con le persone è premessa essenziale per generare valori”, nella convinzione che “solo la scuola può sfidare il futuro” e fare dell’innovazione una grande disobbedienza.