
“Spiace constatare che per la sinistra depositare una proposta di legge in parlamento sia un attacco brutale alla fauna selvatica. La proposta di legge a firma della maggioranza depositata al Senato diventerà legge quando verrà votata da chi rappresenta gli italiani”. E’ quanto dichiara il responsabile del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, il deputato Aldo Mattia. “Ormai in giro abbiamo un numero elevatissimo di cinghiali destinato a diventare sempre più incontrollabile se non venisse attivata una concreta azione di prelievo secondo le varie forme previste dalla legge. Gli imprenditori agricoli vogliono portare a termine il loro lavoro e fare reddito, senza considerare il pericolo ormai costante per i cittadini anche nei centri urbani”. Per Mattia “è ormai chiaro a tutti che la legge 157 così com’è non funziona e va necessariamente rivista. Inoltre, alla sinistra ricordiamo che la fauna selvatica continua ad essere il principale vettore di diffusione della Peste suina, che rappresenta un rischio per le aziende agricole e non da ultimo mette a rischio l’equilibrio tra le specie. C’è poi chi parla di arroganza. Ma si può chiamare atto di arroganza dare seguito a un atto parlamentare che ha impegnato il governo a cambiare la 157? È un atto di arroganza dire che sarà l’organo rappresentativo della popolazione italiana, il Parlamento, a esprimersi in merito? Ci chiediamo: ma perché la sinistra ha così tanta paura della democrazia?”conclude il deputato.
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