
Tutte le “regioni ortofrutticole” – tranne la Basilicata – insieme alle rispettive aziende e alle OP regionali avranno lo stand istituzionale alla 42esima edizione di MacFrut dal 6 all’8 Maggio 2025 presso la Fiera Expo di Rimini, utile per presentare i proprio programmi di sostegno e le strategie di sviluppo, a partire da Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Sardegna e Lazio quest’anno Regione partner. Nel 2017 fu proprio la Basilicata la regione partner della fiera riuscendo a far diventare logo dell’evento il prodotto fragola di cui, a giusta ragione, tanto si parla come prodotto simbolo della nostra regione e di cui si attende il riconoscimento IGP, con oltre 1000 ettari di produzione di eccellenza, riconosciuta a livello internazionale.
La Basilicata dell’ortofrutta non è solo fragola ma anche, finocchi, kiwi a polpa gialla e rossa, piccoli frutti (lamponi, more e mirtilli), angurie, nettarine, agrumi, albicocche, uve apirene, asparagi, carciofi, legumi, peperoni, pomodori, vivaismo di cui troppo poco si parla. Tutte le nostre produzioni hanno bisogno di essere promosse, comunicate, valorizzate sistematicamente e al meglio nella nostra terra (bene l’evento Expo della Fragola a Scanzano) e nei contesti fieristici che contano, senza lasciare spazio alle regioni concorrenti sempre pronte a recuperare prestigio, visibilità e mercato, che per la Basilicata si attesta ormai sui 500 milioni di euro annui. L’assenza dell’istituzione Regione Basilicata in un contesto con 1400 espositori, di cui oltre 600 internazionali, con 1500 buyer collegati in piattaforma dedicata e con un programma ricco di eventi dedicati all’ortofrutta e alle sfide future, con un mercato che vale per l’italia 60 miliardi l’’anno, assume una particolare gravità, alla luce di una programmazione che vede ancora non partire il bando delle filiere, che le imprese del comparto, in particolare, aspettano ormai da mesi.
Luca Braia (Italia Viva)
Già Consigliere Regionale e Assessore all’Agricoltura