
Care amiche e amici di Pisticci, come già noto nella serata di sabato 6 settembre scorso, in via Pittore di Pisticci, c’è stata la presentazione pubblica e la benedizione della nuova edicola votiva con all’interno la statua della Madonna di Loreto nell’immagine originale esposta presso il Santuario di Loreto il cui volto è di color nero come il volto dell’immagine della Madonna di Viggiano, protettrice e regina del popolo Lucano. Care amiche e amici, quest’articolo non volevo pubblicarlo io poiché non è corretto parlare di se stesso. Però ho ritenuto opportuno pubblicarlo perché nella fase del mio intervento, per me un momento particolare vissuto con molta emozione ho dimenticato di fare alcuni ringraziamenti come al Vicesindaco e Assessore Rocco Negro per il suo sostegno tecnico amministrativo e non solo per arrivare alla presentazione stessa di tale Monumento. Inoltre avevo dimenticato di ringraziare le signore e i signori di via Pittore di Pisticci, poiché grazie agli stimoli venuti da loro nel corso degli anni, per il loro modo di essere e del loro impegno della loro vita quotidiana in via Pittore di Pisticci, ho così maturato in me alcune idee che oggi sono state realizzate in questa via come la Panchina della contemplazione dedicata al Pittore di Pisticci e oggi l’erezione dell’edicola votiva dedicata alla Madonna di Loreto, così esprimo loro i miei ringraziamenti di cui oggi affido loro l’impegno nel custodire tali monumenti lì eretti.
Fatta questa premessa, riferisco che la statua è stata commissionata presso CRISMA Srl di Recanati, artisti accreditati al Santuario della Madonna di Loreto.
Circa la cronaca sulla statua dedicata alla Madonna di Loreto, la stessa era stata esposta per circa due mesi presso la chiesa di San Rocco, e da domenica 31 agosto è stata collocata all’interno della chiesa rionale di via Loreto fino alla sera di venerdì 5 settembre scorso e dopo la Santa Messa di novena la statuetta è stata consegnata a due signore del rione Loreto così dopo l’effigia è stata posta all’interno della nicchia dell’edicola votiva eretta lì in via Pittore di Pisticci.
La presentazione pubblica dell’edicola votiva e della Madonna si è svolta all’interno della novena in onore alla Madonna di Loreto, con il momento di fede iniziato alle ore 18,30 con la recita del Santo Rosario, alle 19,00 con la celebrazione della Santa Messa, celebrata dal reverendo Parroco don Rosario Manco, titolare anche della chiesetta di via Loreto, momento reso più solenne con i canti del Coro parrocchiale guidato da Teresa Faliero e da Giovanni Scazzarriello.
Alla celebrazione Eucaristica ha partecipato il Sindaco Domenico Albano, il Vicesindaco e Assessore Rocco Negro, l’Architetto Vittorio Vitelli, il Maestro artigiano Lino Lavecchia, lo scrivente e moltissimi fedeli non solo del rione Loreto ma anche delle altre Parrocchie pisticcesi inoltre tale momento di presentazione ha partecipato anche il reverendo Parroco della Parrocchia di Cristo Re, don Antonio Di Leo.
Durante la Santa Messa, nell’omelia il Parroco don Rosario Manco ha riflettuto sul concetto di un progetto che non è solo quello della realizzazione sì di un qualcosa materiale dove bisogna preventivare bene il tutto affinché l’opera stessa si possa portare a termine, ha affermato così il concetto di un progetto anche sulla nostra costruzione della Fede che va perseguita. Don Rosario ha riferito inoltre che la Madonna di Loreto in tale anno Giubilare 2025 è inserita quale portatrice di Speranza verso la pace in questo nostro particolare momento di guerre in medio-oriente e non solo. Alla fine della celebrazione Eucaristica c’è stata la benedizione della Madonna di Loreto e del monumento stesso, con la benedizione di fine Santa Messa.
E’ seguito l’intervento del Sindaco Domenico Albano che ha ringraziato tutti i partecipanti a questo momento di Fede nel rione Loreto riferendo anche dell’altro monumento lì eretto nei pressi e dedicato al Pittore di Pisticci, ha riferito inoltre che di tali opere donate dal nostro concittadino, ognuno di noi dovrà essere custode delle stesse nel tenerle in ordine e averne cura.
L’architetto Vittorio Vitelli ha riferito del perché ha subito preso a cuore il progetto di tale monumento seguendo una ricerca sul materiale stesso delle pietre grezze antiche adattate al monumento così realizzato. Ha inoltre riferito del momento storico della battaglia di Lepanto e del voto particolare verso la Madonna di Loreto dei prigionieri che approdati non lontani dal Santuario di Loreto offrirono dopo le loro catene cui erano legati e dalle stesse catene metalliche furono eretti i cancelli circostanti il santuario stesso.
Infine nel mio intervento ho riferito del perché ho voluto realizzare l’edicola, pensiero condiviso con il parroco, don Rosario Manco. Edicola voluta da me per diversi motivi: il primo è che in questo territorio sono nato, qui mi sono formato, qui ho frequentato le lezioni di catechismo e sono stato anche chierichetto grazie alla guida e figura del caro parroco don Mario Florio, ho ricordato anche l’anziano sacerdote don Mimì Di Giulio che con l’allora giovane Pietro Galeone, il cui suo cognome era Scazzarriello, lui allora con la sua Cinquecento andavamo a prenderlo a casa in occasione della Madonna di Loreto poiché suonava l’organo ma si andava a prenderlo ogni domenica per poter celebrare in Chiesa Madre la Santa Messa delle ore 11. Un altro motivo è che nel 1989 in vacanza a Porto Recanati un pomeriggio visitando il Santuario di Loreto incontrai lì casualmente l’allora neo eletto Arcivescovo di Ancona – Osimo, Monsignor Dionigi Tettamanzi che già conoscevo per il mio impegno nel sociale a Milano di cui dopo alcuni anni fu nominato Arcivescovo di Milano e con lui ho avuto ancora molti momenti d’incontri.
Ma il motivo maggiore cui mi sono affidato alla Madonna del Santuario della Madonna di Loreto è stato quello del viaggio in treno di ritorno a Milano con l’allora treno Crotone – Milano del 7 gennaio 2006, poiché verso le ore 2 di notte ci fu uno scossone e il treno si fermò. Fummo tutti svegliati, pensai a una fermata d’emergenza, ma dal mormorare delle persone si capiva che era successo qualcosa d’importante, nessuno sapeva cosa fosse successo. Soltanto dopo un poco di tempo si sentì il suono delle sirene dei vari soccorritori così si seppe che le prime carrozze del treno erano deragliate. Mi affidai a Gesù e alla Madonna di Loreto poiché eravamo a pochi chilometri dal Santuario di Loreto. Dopo alcune ore iniziarono dei movimenti del treno, furono staccate le carrozze deragliate, e dopo iniziarono a trainare all’indietro le altre carrozze, trainate presso la Stazione di Porto Recanati, lì fummo fatti scendere per poi salire su vari pullman antistanti alla stazione per essere portati nella successiva dove poi dopo moltissime ore potemmo ripartire su un altro treno predisposto per rientrare a Milano.
A conclusione di questo mio articolo, desidero ancora ringraziare le signore di via Pittore di Pisticci e non solo per tutta l’attenzione che hanno dedicato a questo momento religioso per aver addobbato l’area circostante l’edicola votiva e inoltre hanno anche organizzato e offerto un ricco buffè a tutti i partecipanti, mi scuso se non ho ringraziato qualche altro che ha contribuito a tale momento di fede.
Pisticci, 8 settembre 2025 Antonio Barbalinardo
















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