LE MISSIONI (IM)POSSIBILI DI OEMOR

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Dopo i “Racconti dei Senza” di Fausta Losquadro la letteratura per l’infanzia si arricchisce di un’altra pregevole opera dal titolo “Missioni (im)possibili”, una serie di narrazioni in forma dialogata sui temi del ciclo della vita e dell’esistenza della natura. Rivolta ai bambini di ogni età, è curata e progettata dalla vivace e fervida immaginazione di Oemor (Maria Teresa Romeo), ecclettica e ispirata artista pisticcese, particolarmente impegnata nella valorizzazione dei beni artistici, culturali e paesaggistici del suo territorio. In questo saggio l’autrice enuncia le linee importanti della sua poetica: spontanea, immaginifica, lontana dalla razionalità dove l’infanzia finisce per identificarsi con la poesia e l’arte. Il protagonista principale è il poeta, inteso come colui che dà voce al fanciullino, di pascoliana memoria, che è in noi, e che grazie alla sua innocenza e sensibilità incorrotta può arrivare al cuore delle cose e scorgerne il senso profondo. In sede di presentazione, rivolgendosi ai lettori, l’artista rileva  che i racconti sono nati da frammentari ricordi della sua infanzia, arricchiti da elaborazioni fantastiche, dove i piccoli protagonisti, tra avventure ed esperienze,  affrontano tematiche delicate con la spontaneità del gioco. Lasciati liberi di giocare e sperimentare, essi hanno modo di approfondire notizie acquisite da varie fonti con l’aiuto di un adulto ed in questo caso la nonna, poichè tali argomentazioni non sono mai troppo grandi per essere spiegate ai più piccoli. Racconti senza pretese dunque ma che tuttavia  possono instaurare un dialogo costruttivo dal momento che i bambini diventano veicoli e trasmettitori di cultura e di saggezza anche per i più grandi. Un libro di alza valenza didattica e pedagogica per costruire un mondo migliore, fonte di benessere e ricchezza spirituale che rievoca un mondo infantile semplice, spontaneo e genuino dove i bambini riscoprono e comunicano con la natura, lontano dai moderni mezzi di comunicazione. A presentare la raccolta è Vale personaggio ai confini tra realtà e poesia, di quattro anni, che ama la natura, con l’aiuto del fratellino Dany, onnipresente e sempre pronto ad affrontare mille avventure. Protagonisti, e non secondari, il falchetto, compagno di giochi, e la dinamica nonna Ele.  Nella postfazione Oemor precisa che Vale e Dany esistono davvero, amanti della natura, così come esiste anche nonna Ele, donna moderna e spiritosa e molto attenta all’educazione dei nipoti. E quindi il falco grillaio che ha trovato proprio in Basilicata il suo habitat ideale.  Il paesaggio dei calanchi, dorsi di argilla modellata da agenti atmosferici, e la presentazione del Pittore Anonimo di Pisticci, primo ceramografo attico del V secolo, arricchiscono ulteriormente il contesto storico e paesaggistico, molto caro alla Romeo. L’elegante e originale veste tipografica e la fascinosa copertina e illustrazioni curate da Francesca Fittipaldi sono un valore aggiunto per un libro che deve essere letto e meditato, e che è dedicato ai sognatori di ogni età che vogliono salvare il mondo.

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