Primo Corso di “Visual Programming”: l’educazione informatica inizia dalle primarie dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli di Matera.

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EDIH HSL e Imparola presentano i primi risultati dei loro incontri di programmazione visuale”

Il cluster Basilicata Creativa, nell’ambito delle iniziative finanziate dal Polo dell’Innovazione EDIH Heritage Smart Lab, in collaborazione con il Centro Imparola ONLUS che da oltre vent’anni fornisce assistenza psicologica e didattica a studenti, compresi quelli con difficoltà di apprendimento e disturbi del neurosviluppo, ha promosso il primo corso di “Visual Porgrammimg” presso l’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli del plesso Nitti di Matera.

Al fine di rafforzare le capacità critiche, logiche e matematiche delle nuove generazioni per un uso corretto, sostenibile ed efficace delle tecnologie, il progetto ha visto collaborare i professionisti di Imparola assieme a insegnanti e alunni dell’Istituto Pascoli. Un impegno concreto che ha portato l’associazionismo nelle scuole con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i cittadini del futuro sulle possibilità offerte dalle tecnologie digitali.

In pratica, gli esperti di Imparola hanno proposto, a circa sessanta alunni della primaria Francesco Saverio Nitti di Matera, alcuni corsi base per iniziare a comprendere e utilizzare il Visual Programming, un tipo di linguaggio di programmazione visivo che consente agli utenti di illustrare con immagini i processi di coding. In questa maniera, la programmazione informatica diventa una metodologia trasversale della cultura digitale che permette di imparare a usare in modo critico la tecnologia e la rete sin dalla più tenera età.

Il Corso Visual Programming per la Primaria ha coinvolto tre classi di quinta offrendo loro l’opportunità di approcciarsi e sperimentare il mondo del coding, la programmazione informatica, attraverso gli ambienti di sviluppo intuitivi della piattaforma internazionale Algorithmics. Utilizzando immagini, prima delle lettere e dei numeri, il coding viene proposto come un “videogioco” ma diventa un utile strumento per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale, ossia la capacità di pensare in termini di sequenze e regole come metodo di risoluzione dei problemi. Inoltre, comprendendo i comandi sintattici e le azioni a essi associate i piccoli programmatori hanno fatto pratica anche con l’inglese, la lingua principalmente usata nel coding.

Come spiega Imma Bruno, responsabile dei laboratori didattici di Imparola: “L’analisi logico scientifica è uno strumento cruciale per affrontare le sfide del futuro. Questo processo di codifica e decodifica visiva fatto di immagini, pensiero computazionale e coding è fondamentale anche nella vita di ogni giorno poiché permette di acquisire e utilizzare delle generalizzazioni utili nell’affrontare le sfide quotidiane. In un processo di codifica e decodifica visiva fatta di immagini il visual programming si ripercuote, di fatto, anche nella vita reale semplificandola”.

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