HO SCRITTO UN LIBRO INVECE DI DIVORZIARE” IL UOVO LIBRO DI ANNALISA MONFREDA
A “PIACERE! LETTURE IN LIBRERIA” IL 25 NOVEMBRE ALLA LIBRERIA MONDADORI

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La pandemia,   una nuova routine e lo sguardo ai nuovi equilibri  della famiglia portano a una sorta di indagine poetica e scientifica lungo le radici delle disparità fra uomo e donna. E’il fulcro attorno al quale si sviluppa “Ho scritto questo libro invece di divorziare” (ed. Feltrinelli) che verrà presentato da Simona Nardulli, tra le amministratrici del Book Club di Matera, il 25 novembre alle 18,30 nella libreria Mondadori di Matera, nell’ambito degli appuntamenti della rassegna “Piacere! Letture in libreria”. Il dialogo con l’autrice entrerà fra le pagine del romanzo nel quale la Monfreda descrive il suo percorso fuori e dentro la famiglia. <Per un intero anno, di giorno incontra scrittrici e scienziate, casalinghe e imprenditrici – si legge nelle note del libro –  analizza numeri e ricerche; si immerge nelle pagine della letteratura, nei saggi di storia, nei fondamentali della sociologia. E poi di sera, siede al tavolo della cena, che diventa teatro di piccole conversazioni rivoluzionarie, durante le quali l’intera famiglia stabilisce assieme una lingua nuova con cui parlare. Un patto nuovo attorno a cui fondarsi. Un nuovo trampolino di lancio>.
<Il racconto, ancora una volta – spiegano li organizzatori Antonio Sacco, Silvana Kuhtz e Antonella Ciervo – apre sempre nuove pagine che tocca ai lettori adottare o trasformare nella libera interpretazione che ognuno dà di un libro. Continuiamo – proseguono – con lo spirito che ha creato questa rassegna: lasciare che siano i libri a parlarci e a raccontarsi>.

 Annalisa Monfreda (1978) coltiva fin da bambina il sogno del giornalismo, che la guida in ogni scelta, dalle prime collaborazioni a 17 anni fino al trasferimento dalla Puglia a Milano a 22, per uno stage al “Corriere della Sera”. A 30 anni, la nascita della prima figlia coincide con una svolta professionale: la proposta di dirigere il mensile per teenager “Top Girl”. Nasce poi un’altra figlia, mentre lei passa da una direzione all’altra: “Geo”, “Cosmopolitan”, “Starbene”, “TuStyle”, “Confidenze” e, per nove anni, fino a fine 2021, “Donna Moderna”, il magazine femminile più letto in Italia. 

A 43 anni, con due figlie ormai grandi, alla cui educazione ha dedicato un intimo memoir, Come se tu non fossi femmina (Mondadori, 2018), inizia una nuova stagione della sua vita. Lascia la direzione di “Donna Moderna” per un’avventura da imprenditrice nel campo editoriale. Fonda con altri tre soci Rame, una piattaforma che vuole rompere il tabù culturale attorno ai soldi e democratizzare l’accesso ai servizi finanziari. Porta così a un livello più alto il suo sogno di bambina: guidare il cambiamento sociale attraverso il giornalismo.

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