Ambiente: Mattia (FdI), Governo sostenga un maggior utilizzo dei contratti di fiume

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L’impegno “sostenere un maggior utilizzo dello strumento dei contratti di fiume, in ragione della loro capacità di superare una logica meramente amministrativa e settoriale, consentendo lo sviluppo di partenariati pubblico privati stabili e costituiti, in grado di elaborare in modo più efficace dei programmi d’azione partecipati, con concrete ricadute territoriali che producono comparativamente effetti di maggiore efficacia” è stato chiesto al governo dal deputato di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia, nel corso di una risoluzione a firma sua e di altri deputati, illustrata in Commissione Ambiente. Mattia impegna l’esecutivo “a prevedere un ulteriore, maggior coinvolgimento, nello sviluppo delle azioni di coordinamento nazionale degli interventi a sostegno delle pratiche partenariali partecipative, a promuovere, anche attraverso i contratti di fiume, in collaborazione con le regioni e le autorità di distretto, interventi di manutenzione idraulica sostenibile e periodica dei bacini e sottobacini idrografici finalizzate al mantenimento delle caratteristiche naturali dell’alveo, alla corretta manutenzione delle foci e della sezione fluviale, anche al fine di ripristinare in tratti di particolare pericolosità per abitati e infrastrutture, adeguate sezioni idrauliche per favorire il deflusso delle acque”. La richiesta del deputato è poi quella di “ riconoscere ai contratti di fiume un ruolo analogo a quello già attribuito dalla Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici in corso di approvazione, contribuendo, attraverso il ricorso a forme di consultazione e partecipazione pubblica, alla migliore definizione degli scenari riferiti a determinato orizzonte temporale, riorientando la pianificazione locale e migliorando i contenuti degli strumenti di pianificazione, in conformità con gli obiettivi delle normative ambientali in relazione alla mitigazione della vulnerabilità delle risorse idriche e al contenimento dell’impatto degli eventi estremi”. Il parlamentare impegna il Governo anche “ad attivarsi, per quanto di competenza, affinché le regioni attingano ai contenuti dei programmi d’azione dei contratti di fiume per la stesura delle strategie regionali per lo sviluppo sostenibile , al fine di individuare i principali strumenti per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile nonché ai contenuti dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, adottata nel 2015 dall’Assemblea generale dell’Onu – aggiunge Mattia – ad adottare iniziative per destinare una quota percentuale di risorse europee e nazionali in materia di dissesto idrogeologico e cambiamenti climatici a interventi individuati nei contratti di fiume. Infine ad adottare idonee iniziative finalizzate al riconoscimento e all’utilizzo dei contratti di fiume nei programmi di educazione ambientale e civica nelle scuole“.

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