COPAGRI: MANOVRA, TUTELARE COMPETITIVITÀ IMPRESE E TENUTA TESSUTO PRODUTTIVO CHE VALE 14% PIL

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COPAGRI: MANOVRA, TUTELARE COMPETITIVITÀ IMPRESE E TENUTA TESSUTO PRODUTTIVO CHE VALE 14% PIL

Le proposte della Confederazione Produttori Agricoli in vista del confronto di stasera a Palazzo Chigi con le parti sociali

Roma, 13 ottobre 2023 – “Garantire la tenuta e la crescita del tessuto imprenditoriale agricolo del Paese, costituito da oltre un milione di imprese che danno lavoro a più di 1,4 milioni di persone, con un apporto in termini economici pari al 14% del PIL, deve continuare a essere la strada maestra da seguire anche all’interno della prossima manovra di bilancio”. Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista in vista dell’odierno confronto tra il governo e le parti sociali, previsto per stasera a Palazzo Chigi, durante il quale verranno illustrati i contenuti del ddl di bilancio, che con tutta probabilità sarà approvato lunedì dal Consiglio dei ministri, per poi passare il vaglio del Parlamento ed essere licenziato entro fine anno.

“La competitività delle imprese è messa a serio rischio dalla delicata congiuntura attuale, caratterizzata da un’elevata volatilità dei prezzi, dei costi e delle rese produttive, e dalla condizione nella quale si trovano i produttori agricoli, stretti nella morsa di questi elementi volatili e l’aumento del costo del denaro, fattori che si innestano sulle numerose e ataviche problematiche che gravano sul Primario”, ricorda il presidente.

“A pesare sui produttori agricoli, in particolare, è l’attuale dinamica inflattiva, per contenere la quale è fondamentale partire dalla certificazione periodica dei costi medi di produzione, dotando l’ISMEA di maggiori risorse per migliorare, velocizzare ed efficientare il processo di rilevamento, attualmente riferito solo ad alcuni settori produttivi e ad alcune aree del Paese”, prosegue Battista.

“Accanto a questo atteso intervento, resta prioritario agire sul versante del credito agricolo e delle garanzie a disposizione del settore, che continuano a rappresentare una vera e propria spina nel fianco del Primario, lavorando al contempo per alleggerire il carico fiscale e burocratico che grava sulle spalle delle imprese”, aggiunge il presidente, ad avviso del quale “resta molto avvertita l’esigenza di investire con sempre maggiore determinazione sulla ricerca applicata all’agricoltura, da intendersi quale chiave di volta per rispondere alla sempre maggiore incidenza delle ricadute dell’andamento metereologico avverso e dei danni causati dalle fitopatie e dalle epizoozie, legati a doppio filo al climate change”.

“Pari importanza, infine, dovrà essere garantita alla promozione dell’innovazione, attraverso il reperimento di risorse per il 2024 e il 2025 che vadano a rifinanziare il Fondo per l’innovazione in agricoltura, favorendo lo sviluppo di progetti finalizzati all’incremento della produttività che passino dalla diffusione delle tecnologie per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti, accanto alle misure già previste dal PNRR”.

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