
Firmato il verbale alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Laura Mongiello
Alla presenza dell’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello, è stato firmato il verbale di avvio ai lavori di rinaturalizzazione del Bosco Pantano di Policoro, un progetto finanziato nell’ambito del programma Inngreenpaf dei fondi Poc – Fesr Basilicata.
Erano presenti, per il Dipartimento DAFE dell’Unibas, il professor Francesco Ripullone e le professoresse Simonetta Fascetti e Nicla Mirauda; per il WWF Italia, il dottor Luigi Agresti, mentre per il WWF ‘Heraclion Policoro’, Antonio Colucci. Per il Dipartimento regionale all’Ambiente, infine, era presente il Rup del progetto, Carlo Gilio e la dottoressa Antonella Logiurato dell’Ufficio Parchi.
L’iniziativa rientra nel primo stralcio del più ampio progetto di rivitalizzazione e valorizzazione dell’importante biotopo del Bosco Pantano, ultimo lembo di foresta planiziale dell’Italia meridionale, considerato un vero e proprio fossile ambientale scampato alle bonifiche selvagge e all’intensificazione agricola del secolo scorso. Si tratta di un’importantissima area naturale protetta nella provincia di Matera, istituita nel 1999 e sito della Rete Natura 2000, nella duplice veste di Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS).
Le attività prevedono il ripristino della funzionalità degli habitat, mitigando gli effetti delle attività antropiche. Particolare attenzione verrà dedicata alla ricostituzione ecologica del bosco igrofilo, sia in termini vegetazionali che faunistici. Ulteriore attenzione sarà dedicata anche alla fruizione e all’ampliamento dell’offerta didattica, in relazione alla crescita esponenziale dei numerosi visitatori che affluiscono per interessi esclusivamente didattici o ludici nei diversi periodi dell’anno.
L’assessore Mongiello, esprimendo soddisfazione, dichiara: “Il Bosco Pantano è un’area di grande interesse scientifico e paesaggistico che va necessariamente preservata in un quadro più complessivo di tutela del capitale naturale lucano. Da azioni come queste passa il futuro del nostro pianeta e delle future generazioni”. “Oltretutto, investire nella rinaturalizzazione e nella tutela di questi luoghi significa anche generare vantaggi sociali ed economici, valorizzando il bene comune in quanto patrimonio inalienabile”, conclude l’assessore.