Tributo bonifica agricoltori Senisese: Di Sanzo (consigliera Provincia Potenza), un tavolo in Regione

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Un tavolo presieduto dal Presidente Bardi anche in qualità di Assessore alle Politiche Agricole ad interim per affrontare il problema delle cartelle di pagamento che continuano ad arrivare agli agricoltori del Senisese da parte del Consorzio di Bonifica Basilicata per il tributo alla bonifica. E’ la proposta della consigliera alla Provincia di Potenza Giovanna Di Sanzo che sottolinea come questa problematica è stata più volte sollevata da associazioni di categoria, titolari di aziende del comprensorio da sempre “serbatoio idrico” per le esigenze dell’intera regione e della Puglia. Oltre a contestare il tributo, tra l’altro per servizi irrigui fortemente inadeguati alle esigenze degli agricoltori, in questa particolare fase di difficoltà socio-economica – continua Di sanzo – non si deve sottovalutare che è un costo aziendale insostenibile che si somma a quelli energetici e di materie prime mettendo gli imprenditori dei prodotti alimentari di qualità e tipici del Senisese nelle condizioni di non ottenere significativi margini di reddito. Sono convinta che il Presidente Bardi, sensibile alle problematiche sociali, raccoglierà la mia indicazione. Il Tavolo in Regione – conclude – sarà l’occasione per definire il percorso più idoneo ad affrontare definitivamente la questione del tributo alla bonifica chiamando il Consorzio di  Bonifica ad un impegno di responsabilità. L’idea  su cui lavorare è quella indicata dal precedente assessore Cupparo: come per la Val d’Agri esistono le royalties del petrolio, spettano anche per la risorsa idrica all’intero Senisese. La bonifica di questi ultimi anni è stata pagata sempre dalla Regione, e se oggi gli impianti non sono stati realizzati e i servizi non ci sono, è ben comprensibile l’amarezza degli agricoltori di pagare tasse sulla bonifica al Consorzio.
Il percorso da seguire per reperire nuove risorse è quello di destinare una fetta delle royalties sull’acqua, per gli investimenti irrigui. Anche il Pnrr può servire a questo scopo”.

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