Polese (IV) in visita ad Agriworld 2023:“Straordinaria vetrina che guarda al futuro”

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Potenza, 19 maggio. “Agriworld 2023 è una straordinaria occasione per fare della Basilicata il centro dell’agricoltura italiana”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che oggi ha visitato gli spazi del Campus dell’Unibas di Macchia Romana a Potenza dove è allestita l’importante kermesse di tre giorni dedicata all’agricoltura. “Sono queste le iniziative importanti – spiega Polese –  per dare slancio alla nostra regione. L’agricoltura da sempre per la nostra Basilicata è stato elemento distintivo. Siamo una regione prevalentemente rurale che deve riscoprire pienamente le proprie identità culturali per proiettarsi nel futuro partendo dai propri asset tradizionali che vanno riproposti in chiave moderna con una attenzione particolare alle innovazioni, alla sostenibilità ambientale e all’economia green”. Polese quindi aggiunge: “Visitando i vari stand delle maggiori aziende nazionali del settore ho trovato grandi competenze e grande voglia di fare. Noi come istituzioni non possiamo che guardare a questo evento facendo tesoro di quanto il mondo dell’università con docenti preparatissimi come il professor Carlo Cosentino mette a disposizione delle comunità. Si tratta poi di un evento o meglio di una vera e propria vetrina di livello internazionale che va incoraggiato e sostenuto per farne un appuntamento annuale che possa negli anni diventare ancora più importante”. “Viviamo in un mondo complicato. Gli eventi calamitosi di questi giorni in tutta Italia che stanno mettendo in ginocchio migliaia di aziende agricole soprattutto nel centro Nord e in Emilia Romagna dimostrano che qualcosa nella programmazione e nella gestione del territorio non ha funzionato come abbiamo vissuto anche qui con le frane a Maratea o le inondazioni nel Metapontino solo per citare due esempi. L’agricoltura in questo, da secoli, ha sempre avuto la parte principale. Interrogarsi e farlo a livello universitario su quello che c’è da fare credo sia fondamentale non solo per rilanciare la nostra agricoltura di qualità ma anche per trasmettere alle future generazioni un mondo più sano, più ecologico e più sicuro”.

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