La nuova Pac, incontri a Ferrandina e Tricarico

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La nuova Pac, entrata in vigore in questi giorni, contiene molte novità: dal rafforzamento della tutela per le Indicazioni geografiche, al regolamento sulla promozione dei prodotti agroalimentari, alla direttiva sulle emissioni. Per la Basilicata  ha una dotazione complessiva di 452 milioni per misure che riguardano tra l’altro il comparto agroclimatico ambientale e vari investimenti, oltre a misure nazionali di comparto. Per spiegare agli agricoltori lucani le nuove opportunità la Cia-Agricoltori ha tenuto una cinquantina di incontri. Gli ultimi dell’anno si sono svolti a Ferrandina e Tricarico.

Entro il 2027, dice la Ue, ogni agricoltore dovrà percepire aiuti non inferiori all’80% della media nazionale e per questo dovrà avvenire una redistribuzione delle somme. Oggi, invece, la Lombardia ha una media di 600 euro di contributi per ettaro, mentre le Regioni del Sud solo 120. Con l’arrivo della nuova Pac, dunque, perde chi percepiva molti aiuti per ettaro. Tra le novità ambientali, la nuova Pac obbliga ogni Stato membro a dotarsi di ecoschemi, che genereranno un pagamento aggiuntivo per ettaro agli agricoltori che si impegneranno ad osservare pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente. La Pac riformata non sarà l’unica normativa europea in arrivo nel 2023. Entro i primi mesi dell’anno arriverà il regolamento promozione, che fisserà le nuove regole per l’utilizzo delle risorse per spingere i marchi collettivi sui mercati internazionali.

L’interpretazione e l’applicazione della nuova Pac – sottolinea il presidente regionale Cia Giannino Lorusso – sono un esercizio non facile, per le diverse opzioni possibili, i vincoli e poi le compatibilità possibili, per questo Cia oltre agli incontri definiti con un sistema di contatto diretto tale da poter soddisfare le diverse esigenze degli agricoltori ha realizzato una guida (scaricabile dal sito www.cia.it). Si tratta di uno strumento divulgativo curato dal Centro di Assistenza Agricola e al servizio di tutti gli agricoltori per spiegare le novità contenute nella prossima Pac, gli obiettivi strategici e le opportunità per il settore primario. Sette i capitoli di cui si compone la pubblicazione del CAA-Cia: quadro d’insieme e definizioni comuni della nuova Politica agricola comune; pagamenti diretti; sviluppo rurale; condizionalità rafforzata; settori produttivi – OCM; fascicolo aziendale. Oltre a una sezione dedicata all’attivazione degli interventi Psr per Regione.

 Cia, con il suo CAA – è stato detto negli incontri a Ferrandina e Tricarico – vuole essere in prima linea nella consulenza e nell’assistenza alle imprese agricole. La guida sulla nuova Pac è solo l’ultimo tassello di un servizio sempre più qualificato che vuole fornire risposte e sostegno agli agricoltori italiani per operare le migliori scelte sul campo.

I dirigenti della Cia hanno ribadito la necessità della chiusura del precedente PSR 2014-2022 con la liquidazione rapida di tutti i pagamenti e come richiesto da Agrinsieme Basilicata hanno risollecitato la nomina del nuovo Assessore alle Politiche Agricole. E’ chiaro, però, che al di là della legge di Bilancio, “il settore primario ha bisogno di programmazione e nuovi fondi, all’interno di un modello agricolo degno di questo nome -ha aggiunto il presidente di Cia- per affrontare le sfide future, prima di tutto quella dei cambiamenti climatici. Abbiamo il dovere di mettere a punto e sviluppare strumenti di adattamento, dall’agricoltura di precisione al piano invasi alle nuove tecniche genomiche, dove l’Italia può fare da apripista avviando la sperimentazione in pieno campo”.

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