Caf-Cia Agricoltori: 30 anni di assistenza fiscale specie ai cittadini delle aree rurali

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Caf-Cia Agricoltori: 30 anni di assistenza fiscale specie ai cittadini delle aree rurali

Consentire anche ai cittadini delle zone rurali di cogliere i vantaggi offerti dall’assistenza fiscale, con questo obiettivo è nato, nel 1993, il Caf di Cia-Agricoltori Italiani, con questo obiettivo è cresciuto e si è diffuso sul territorio fino a diventare uno dei principali centri di assistenza fiscale in Italia. A celebrarne i traguardi e rilanciarne le sfide, sono i dirigenti del Caf e della Cia, in occasione dei 30 anni di attività.

Presidio del territorio e attenzione alle aree interne, diversificazione nei servizi e innovazione tra le priorità che hanno contraddistinto il lungo corso del Caf-Cia che nel tempo ha raggiunto i soci Cia e le famiglie anche nelle zone più marginali, offrendo al contempo supporto all’intera collettività, andando anche oltre la matrice agricola, conquistando la fiducia di aziende, pubbliche e private, per la gestione delle dichiarazioni dei redditi dei dipendenti.

Un riscontro di affidabilità, serietà e competenza, attestato dai numeri. Quest’anno, grazie all’impegno e alla dedizione di circa 2000 dipendenti e collaboratori, il vero patrimonio del Caf-Cia, sono stati gestiti oltre 520 mila modelli 730 e più di 240 mila certificazioni ISEE. Oltre un milione e mezzo di persone hanno scelto il Caf-Cia per almeno un servizio.

Oggi, il Caf-Cia gestisce un ampio numero di prestazioni, dai Modelli 730 ai RED, dalle dichiarazioni di responsabilità per gli invalidi civili alle successioni ereditarie, ai contratti di locazione, alla gestione dei datori di lavoro di colf e badanti e in stretta collaborazione con il Patronato Inac-Cia, passando per l’Assegno Unico e Universale. Alla base, anche accordi esclusivi con importanti strutture universitarie, per la richiesta delle certificazioni ISEE parificate per gli studenti stranieri. All’attivo più di 150 convenzioni, operative oltre 1500 sedi in ogni provincia.

“Abbiamo esteso la gamma dei servizi, superato sfide e ostacoli, come la riduzione del sostegno finanziario statale e il simultaneo incremento delle incombenze -ha ricordato il direttore del Caf-Cia, Corrado Tei-. Abbiamo costantemente aggiornato le nostre procedure informatiche e organizzative per adattarci alle mutevoli leggi fiscali, alle aspettative dei contribuenti e alle esigenze della Pubblica amministrazione. Le nostre priorità sono sempre state: i soci Cia e i loro familiari, i clienti e la sostenibilità economica. Tutto ciò è stato possibile anche grazie al prezioso supporto delle società territoriali della Confederazione e alla preziosa interazione con il Patronato Inac e Anp, l’Associazione nazionale pensionati”.

“Guardiamo fiduciosi al futuro, con l’ambizione di migliorare i nostri standard di qualità e con l’obiettivo di consolidare il ruolo del Caf-Cia quale intermediario professionale, affidabile, moderno -ha aggiunto il presidente Nicola Sichetti-. Inoltre, i nostri sforzi hanno contribuito a far conoscere ai cittadini le importanti azioni svolte da Cia in materia di tutela del territoriosicurezza alimentare, salvaguardia dell’ambiente e impegno sociale”.

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