Basilicata in podcast, a Stigliano la cioccolata con latte d’asina

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La fattoria Donna Tina è stata la prima a sperimentare e produrre cioccolata con latte d’asina. Da qualche settimana per il Natale è stata lanciata la crema spalmabile e a primavera una linea di formaggi. Salvatore Capalbi, titolare della fattoria biologica, racconta di anni di ricerche, sperimentazioni e delle novità prodotte

Scuro come il fondente, ma dolce come la cioccolata al latteÈ questa la caratteristica della cioccolata di latte d’asina. A produrre le innovative tavolette, la fattoria Donna Tina di Stigliano, azienda che nasce come agro zootecnica tradizionale dedita  all’allevamento di ovini e caprini e alla coltura di grano e olive. Sono stati i primi, tredici anni fa, a lanciare sul mercato la cioccolata prodotta con il 30 per cento di latte di asina e il 60 per cento di cacao importato direttamente dal Sud America che consente di ottenere una cioccolata artigianale di altissima qualità.

È questo il prodotto di punta che la fattoria biologica ha presentato a Bologna  al festival del cibo “C’è + Gusto”, presso lo stand allestito dalla Regione Basilicata con il brand “Basilicata Autentica Genuinità”. Ricerca e innovazione sono le parole d’ordine di Salvatore Capalbi, titolare della Fattoria Donna Tina, con un background da ingegnere e la passione di sperimentare, fin da quando era bambino smontando giocattoli e creando qualcosa di nuovo. La ricerca è stata la carte vincente. Prima l’intuizione di allevare asine, poi di produrre latte fresco utilizzato molto nell’alimentazione dei bambini. Ma aveva un limite: dopo la pastorizzazione dura soli quattro giorni e poi si perdono le proprietà di cui è ricco. E allora perché non fare una delle prime linee cosmetiche? Poi i primi gelati, gli yogurt e i primi dolci per passare alla cioccolata e varcare così i confini regionali grazie a una shelf life più lunga. Il percorso di ricerche continua e così è stata lanciata poche settimane fa la prima crema spalmabile e la prossima primavera arriveranno sulle tavole i formaggi con latte d’asina. Che dire? La sperimentazione non ha limiti e Salvatore Capalbi non si arrende di fronte ai risultati raggiunti e così continua a innovare sulla versatilità di un alimento adatto a molti utilizzi.     

Per saperne di più ascolta il podcast:

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