
di MICHELE SELVAGGI
E’ passato un anno dalla scomparsa della nostra compaesana, l’artista pittrice, Irene Albano. Nel giorno del primo anniversario della sua dipartita, 15 maggio 2025, la famiglia, con il marito Michele Leone e i figli Francesca Piero, la ricordano a parenti, amici e conoscenti, con la celebrazione di una santa messa, nella chiesa di S.Giovanni Bosco a Marconia, alle ore 19,00. Laureata in Lettere Moderne, da sempre appassionata di teatro, musica e arte, il suo interesse principale era la pittura,. Sempre sensibile ai problemi che riguardano l’ambiente, l’impegno a sviluppare progetti fondati sul binomio Arte – Natura, utilizzando il suo lavoro come strumento di denuncia, trattando in particolare, materiali, segni e colori, con il fuoco, per meglio rimarcare le devastazioni determinate dagli incendi. Docente di lettere presso la Scuola Media di Marconia, la ricordiamo come autrice di una speciale pittura, che si sviluppa attraverso un vero e proprio racconto che nel tempo cambia solo in modo esteriore, dando spazio ad una ricerca continua sugli accostamenti cromatici, ma anche per dare spazio ad un segnale visivo più leggibile per meglio evidenziare “natura e distruzione”, temi smpre a lei più cari. Irene, era persona semplice e riservata, amica di tutti, artista legata nel profondo alla natura e soprattutto alla sua terra, catturando e trasferendo su tela, la magia e i profumi che sanno di Magna Grecia. Di formazione classica, esperta in Storia dell’Arte, tra l’altro, ha approfondito le sue conoscenze, anche facendo visita – assecondata dal marito Michele e dai figli Francesca e Piero – a diversi importanti musei italiani e stranieri. Per l’occasione, è anche importante ricordare il suo amore per la sperimentazione di tecniche nuove, usando materiali diversi con frammenti di vetro e plastica, malta e impasti vari, sia su tela che su tavola, ritenendo la sua ricerca, come aspetto fondamentale di una speciale produzione artistica, vera e propria novità. Irene inoltre, si è fatta apprezzare, esponendo i suoi lavori in diverse città italiane come Milano, Novara, Padova, Macerata, Matera, Potenza, Bari, Foggia, Taranto, Genova, Eboli, Salerno, Cremona, Savona e nella capitale italiana ROMA. Le sue opere sono collocate in diversi edifici pubblici, musei e piazze e sono anche citate in diverse importanti pubblicazioni di carattere artistico culturale. Chiudiamo questo nostro ricordo dell’apprezzata e stimata artista pisticcese, con un passo, più che significativo del testo critico di Fiorella Fiore, nota storica dell’arte, in occasione della mostra di Irene all’ex Ospedale S.Rocco, per “ Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.( Esposizione, che chi scrive, ebbe l’onore di presentare). “ …… le sue opere – scrive la Fiore – non vogliono essere solo un monito sul rischio al quale l’uomo sta esponendo se stesso attraverso politiche sempre più individualiste e tradizionaliste , ma anche un messaggio di speranza nel domani, realizzato attraverso una tavolozza più luminosa e radiosa rispetto al passato, con espressione di concetti quali condivisione, fiducia, unione. E allora la Terra, e allora il cuore. E con il Cuore , Irene costruisce il suo racconto pittorico, che parla di rispetto, di cura, di futuro”. Non aggiungiamo altro. Irene Albano, splendida figura di donna, di moglie, di madre e di amica, amante dell’arte e delle cose belle, va onorata con il rispettoso ricordo e con la preghiera, nel giorno del primo anniversario della sua immatura scomparsa. Ciao Irene. Tutti ti ricordiamo e vogliamo BENE.
