
Ognuno è libero di commemorare chi vuole.
Noi pertanto, non commemoriamo questa data perché:
- riteniamo sia un evento ideologico, celebrato per lo più da ex comunisti pentiti, fino a ieri finanziati
dall’Unione Sovietica; - non siamo minimamente interessati a una ricorrenza che vede in prima fila, e in modo strumentale,
l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia; - non ci piace la canzone “Bella Ciao” e la rimozione sistematica di una parte della nostra storia;
- ci crea fastidio lo sventolio delle bandiere rosse.
Chi viene dal Msi, poi, non dimentichi il motto: “Né rinnegare né restaurare”, stella polare del superamento della contrapposizione tra i blocchi, vale a dire esattamente il contrario del clima che c’è oggi, a distanza di quasi 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale.
Infine, siamo sinceramente impressionati da coloro che, dopo aver raccolto consenso elettorale a destra proprio condividendo (per anni) questi discorsi, quest’anno si troveranno in prima fila a far finta di essere diventati anche loro partigiani e antifascisti.
Noi oggi non parteciperemo: questa non è la festa nazionale, ma la festa di una fazione. Noi restiamo coerenti con le nostre idee, fedeli solo all’Italia.
Come ieri, come oggi, come domani.
Pz-Mt lì, 25 aprile 2022
Centrodestra Alternativo
