Amabili Confini presenta il romanzo d’esordio di Antonio Galetta

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Matera, mercoledì 23 luglio, Fondazione Le Monacelle, ore 18.30

L’associazione Amabili Confini, da sempre alla ricerca di nuove e originali voci del panorama narrativo contemporaneo, propone al pubblico materano uno scrittore di grande interesse: Antonio Galetta. L’autore, nato nel 1988 a Ceglie Messapica (BR), è assurto agli onori delle cronache letterarie per il suo romanzo d’esordio Pietà, finalista alla XXXVI edizione del Premio Calvino e vincitore del Premio Campiello Opera Prima

Antonio Galetta, dopo il liceo scientifico, opzione Scienze applicate, si è trasferito a Udine dove ha conseguito la laurea magistrale in Italianistica nella locale università. Al momento è impegnato in un dottorato di ricerca sul tema dell’autorappresentazione nel romanzo italiano contemporaneo in sinergia tra Università statale di Pisa e Sorbona. Nel 2021 ha ricevuto una menzione speciale del Direttivo del Premio Calvino per il romanzo La pace sotto gli ulivi.

Pietà, pubblicato nella collana Unici di Einaudi, “mette in scena con distacco, nel filtro di una prosa ironica e sorprendente, gli intricati giochi di potere che si dispiegano in un piccolo centro del Sud Italia in vista delle imminenti elezioni comunali. Tra simbolismo e realismo, ricorrendo anche a mezzi narrativi postmoderni, l’autore anatomizza personaggi e forze in campo, giungendo all’amara conclusione dell’invincibile resilienza dello status quo. Un quadro miniaturizzato dell’Italia contemporanea in cui la voce narrante è un originale “noi” che accomuna gli interessi costituiti.”

Pietà “è un grimaldello: scardina le dinamiche silenziose del potere e facendolo mette a nudo noi. Senza pietà.”

Il romanzo verrà presentato mercoledì 23 luglio nella Fondazione Le Monacelle, con inizio alle 18:30. Dialogheranno con l’autore, Agnese Ferri e Francesco Moro. L’evento è organizzato dall’associazione Amabili Confini in collaborazione con la libreria Di Giulio.

Sinossi del romanzo:

I partiti candidati all’amministrazione di un anonimo paesino del Sud hanno nomi strani: c’è l’usato sicuro del «Calderone degli uscenti e degli ex-oppositivi», c’è «Casa dolce Casa» che vuole cambiare lo status quo, c’è la studiata vaghezza della «Delegazione locale di una Forza nazionale» e infine gli odiatori xenofobi di «Contro-Riace». Tra queste armate Brancaleone, nei giorni frenetici della campagna elettorale si scatena una lotta feroce e insieme sottile, senza esclusione di colpi, un gioco pericoloso in cui il bene pubblico si sfalda nel tornaconto privato. In questo libro troverete scene grottesche, amori e tradimenti, una galleria di insospettabili cittadini con le loro vite e i loro garbugli. Un inventore visionario, una profetessa dell’odio razziale, un prete, una miriade di politicanti dotati di molti interessi ma poche idee… E poi troverete una storia in prima persona plurale, raccontata da un «noi» temerario che coincide con le voci di chi, in paese, decide di scendere in campo e schierarsi. Il risultato è un’analisi sul potere lucidissima e divertente, che indaga i meccanismi sottili della persuasione, racconta il valzer del compromesso, i tentacoli della criminalità, le sofisticazioni della cosa pubblica. Antonio Galetta osserva l’infinitamente piccolo della provincia come se stesse guardando un diorama, un plastico, ma in realtà non fa altro che parlare di tutti noi, del nostro essere animali politici. Con un’urgenza commovente e con una lingua impegnata a cucire lo strappo fra le parole e le cose, Galetta ci precipita nel mondo e del mondo ci dice che è grottesco, duro, cannibale, perverso, disperato; eppure, allo stesso tempo, la sua è una preghiera.

Per info e contatti

Sito web: www.amabiliconfini.it

Profili social: www.facebook.com/amabiliconfini/ – www.instagram.com/amabiliconfini/

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