Nord barese. I Carabinieri confiscano beni per oltre 20 milioni di euro.

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Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di noto pregiudicato, indagato per aver promosso e diretto un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti operante su Terlizzi e nelle zone limitrofe.

Secondo l’impostazione accusatoria, l’associazione gestiva in modo monopolistico la piazza di spaccio di Terlizzi e il proposto, tuttora agli arresti domiciliari, ritenuto il capo indiscusso dell’omonimo clan, è stato recentemente condannato in primo grado dal Gip/Gup presso il Tribunale di Bari a 20 anni di reclusione in seno all’operazione “Anno Zero” condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari all’inizio dell’anno 2020.

Il provvedimento odierno scaturisce da un’ordinanza emessa dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – di Bari, che ha disposto la confisca, accogliendo le risultanze investigative della Procura della Repubblica di Bari, come raccolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa).

Dal provvedimento di confisca emerge come il patrimonio del proposto, già sequestrato il 23.03.2023, sia stato realizzato attraverso il reimpiego degli illeciti proventi del traffico di droga, accumulati negli ultimi 20 anni.

In particolare detto patrimonio nella disponibilità dell’interessato e della sua famiglia, quantificato in circa 20 milioni di euro, è composto da:

–       5 terreni (uliveti, mandorleti, vigneti, seminativi) per un’estensione di oltre 2 ettari ubicati in agro di Terlizzi;

–       4 fabbricati (un appartamento, la villa ove risiede il proposto e due estesi capannoni industriali);

–       2 società di capitali, di cui una dedita alla compravendita di rottami ferrosi e commercio autoveicoli e pezzi di ricambio ed un’altra esclusivamente al commercio di autoveicoli. Al 31.12.2021, il volume d’affari complessivo di entrambe le aziende è stato di circa 7 milioni di euro;

–       varie disponibilità bancarie presso 5 istituti di credito;

–       36 tra automobili, autoarticolati e mezzi industriali.

L’importante risultato odierno – frutto della collaborazione tra la magistratura (Tribunale delle misure di prevenzione e Procura della Repubblica) e la componente investigativa – rappresenta una conferma dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata attuata non solo attraverso un’assidua opera di prevenzione e repressione, ma anche attraverso attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale, preziosi strumenti attraverso i quali vanno combattute le nuove, e più subdole, forme di manifestazione della criminalità organizzata.

Link WeTransfer al video dell’operazione  https://we.tl/t-Qkth5MCDoR .

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