
Enrico Mattei la fece realizzare per la sua posizione strategica, non solo per il polo industriale della Val Basento.
Dopo il fallimento di tale polo, ora è un’opera strategica per dotare non solo le aree interne, afflitte da desertificazione incessante, di un servizio di collegamento indispensabile per favorire lo sviluppo-socio economico della Basilicata.
Dunque, non ci si può occupare della stessa solo con slogan durante le campagne elettorali.
L’assessore Pepe ad interrogazioni presentate sulla questione in data 1.8.2024, ha così risposto <<… quanto alla Pista Mattei i lavori di adeguamento, ammodernamento e potenziamento dell’infrastruttura, per 1.500.000 euro, già previsti nel 2015 con un finanziamento CIPE, hanno avuto inizio soltanto il 25 luglio 2024 e dovrebbero concludersi entro la fine di quest’anno, consentendo alla struttura di diventare aeroporto di aviazione generale ed entrare a far parte, come richiesto dalla Regione ad ENAC nel 2022, di una rete aeroportuale di supporto a quella principale (si tratta di infrastrutture di volo minori che, pur non raggiungendo condizioni di mercato favorevoli, possono essere di supporto alla rete di aviazione principale, generando una radicamento della stessa sul territorio). Perché questo si concretizzi, però, occorrerà anche individuare un gestore qualificato e titolare di licenza di trasporto aereo, attività sulla quale l’assessore ha detto di essere già al lavoro insieme al Presidente e alla giunta.>>.
Se è questo lo stato dell’arte, i rappresentanti delle Istituzioni, a iniziare dai Sindaci e dai Presidenti delle province di Matera e Potenza, hanno il dovere di accertare la fondatezza delle risposte dell’Assessore Regionale Pepe ed informare l’opinione pubblica mediante dati ed elementi precisi e, quindi sollecitare i politici ad attivarsi per la realizzazione dell’opera. Che rappresenterebbe altresì, va detto, un atto riparatorio di decenni di malapolitica non più tollerabile, da bonificare dal basso, cioè con l’impegno di tutti i Lucani, vittime di raggiri e chiacchiere elettorali.
Le possibilità di una forte ripresa, dal punto di vista sociale, di occupazione lavorativa, economica e di ripopolazione dipende solamente dalla bontà, dal buon senso e della credibilità dei “politicanti”, refrattari alla cura del bene comune.
La dignità dei Lucani, tuttora residenti e dei tanti che sono stati costretti a scappare per costruirsi il futuro altrove, è stata offesa per troppo tempo. È giunto il momento di “aprire gli occhi”.
Lo spopolamento è diventato un vero e proprio cancro nocivo che pare inarrestabile, in una regione, come la Basilicata, che risulta essere tra la più ricca d’Europa. E questo è stato possibile ed è possibile, detto con chiarezza e fermezza, grazie all’indifferenza e alla rassegnazione delle comunità locali, le quali non possono continuare a “dormire” e ad affidarsi a persone poco credibili, incapaci e sleali.
Manca la reale percezione della realtà delle cose e una visione concreta di una Basilicata migliore, con utilizzo delle sue immense risorse soprattutto in favore delle comunità locali. Questo favorirebbe il ritorno di tanti Lucani che sono “scappati”.
È il “silenzio della gente” che preoccupa. Ci sono silenzi che curano e silenzi che uccidono. Alcuni sono pause necessarie, spazi dove riprendere fiato, riflettere, interrogarsi. Altri nascono dalla rabbia. Sono un muro alzato, un modo per spegnere ogni dialogo, soffocare ogni spiegazione, è una rabbia che non esplode che implode e consuma.
Il silenzio dei cittadini è spesso accompagnato dal silenzio “servizievole” dei mezzi di comunicazione eterodiretti dal potere economico e politico.
La pista Mattei è un’opportunità, come detto, da non perdere.
Colgo l’occasione per rivolgere un appello a tutti i politici di maggioranza e opposizione affinché giochino finalmente a carte scoperte: chi non è a favore lo dica chiaramente! In modo che si sappia chi vuole la desertificazione della Basilicata e chi la crescita e lo sviluppo della stessa.
Don Giuseppe Ditolve
Parroco Chiesa San Giuseppe Lavoratore
Pisticci Scalo – MT







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