
Confcommercio accoglie con favore l’introduzione, nell’ultimo DL Omnibus, di un fondo da 80 milioni di euro in due anni per la rigenerazione urbana. Così Confcommercio in una nota ha commentato le misure contenute nel decreto economico approvato dal Consiglio dei ministri del 20 giugno scorso sottolineando che si tratta di un “segnale importante che riconosce la necessità di intervenire nei centri urbani italiani, sempre più colpiti dal degrado e dalla desertificazione commerciale”. “Tuttavia, la dotazione finanziaria è “ancora troppo limitata” rispetto alle reali esigenze del territorio, avverte la confederazione.
Secondo l’annuale analisi sulla “Demografia d’impresa nelle città italiane” realizzata dal Centro Studi Confcommercio, a Potenza in dodici anni (2012-2024) il centro storico ha perso 115 esercizi (nel 2024 sono 322 contro i 437 del 2012) e l’area non centro storico ne ha persi 79 (nel 2024 sono 400 contro i 479 del 2012). In controtendenza solo alberghi-bar-ristoranti nel centro storico diventati 123 (nel 2012 erano 120) e nell’area non centro storico 215 (nel 2012 erano 148).
“Sarà fondamentale capire come queste risorse si integreranno con gli strumenti già attivi, come il Pnrr e i fondi europei“. Confcommercio “rinnova la richiesta di avviare un percorso concreto per l’istituzione di un’Agenda Urbana Nazionale: uno strumento strategico, con visione di lungo termine e risorse stabili, capace di affrontare in modo strutturale le sfide delle città. Tra le priorità: i Distretti Urbani per lo Sviluppo Economico, l’innovazione nella logistica e mobilità, la rivitalizzazione degli spazi pubblici e la riapertura dei negozi sfitti”.
Confcommercio ricorda la proposta di istituire un tavolo permanente di concertazione presso la Camera di Commercio per affrontare la rigenerazione urbana del centro storico di Potenza (come “esperienza pilota” da estendere agli altri centri storici) sostenuta con numerose iniziative ultima delle quali a luglio 2023 con l’incontro dedicato al ddl del sen. Gianni Rosa per contrastare la desertificazione commerciale ed evidenzia l’esigenza di rilanciare proposta ed iniziative.
Secondo Paolo Testa, responsabile Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio, “la desertificazione commerciale continua, dunque, a rappresentare un elemento di depauperamento economico e sociale dei centri urbani che, tenendo conto anche della contestuale riduzione del numero di sportelli bancari, rischia di trasformarsi in un vero e proprio declino delle città. E’ un fenomeno che va contrastato con progetti di riqualificazione urbana per mantenere servizi, vivibilità, sicurezza e attrattività e in questa direzione va il progetto Cities di Confcommercio che ha elaborato le prime proposte per la rigenerazione delle città“.
Views: 0