
Diciamo NO a questa TARI, con una sola voce: quella dei sindaci della Basilicata, già manifestata nel comunicato ANCI per la relativa sottoscrizione, costretti a diventare gli antagonisti, per non dire i nemici, delle rispettive popolazioni. Analoga situazione riguarda i sindaci di tutti i comuni del Sud, a causa di una TARI (la Tassa sui rifiuti) più alta che altrove dovuta alla carenza di impianti.
Da tenere in considerazione, inoltre, il peso dei tagli decisi dal governo centrale e l’aumento dell’Iva per il conferimento dei rifiuti, sicché noi sindaci ci troviamo di fronte a un’alternativa drammatica: far pagare di più la bolletta dei rifiuti o cancellare dei servizi essenziali alla comunità. Cosa assolutamente improponibile.
Il caso di Francavilla sul Sinni è emblematico. La protesta dei cittadini nasce appunto dai costi aumentati delle tariffe, mentre il tutto si ritorce contro l’amministrazione locale, costretta ad attenersi alle disposizioni vigenti e alla situazione determinata dalle politiche del governo.
Tutto questo nella difficile congiuntura del momento in cui il Sud ha bisogno di nuove risorse e di investimenti produttivi per essere alla pari di altre realtà del Centro Nord. Di qui la necessità di una vasta mobilitazione esattamente come è accaduto per i fondi del PNRR. Grazie a un’azione sinergica si è infatti riusciti a ottenere che almeno il 40 per cento delle risorse fosse destinato al Sud.
In qualità di Sindaco di un comune tra i più importanti del Parco nazionale del Pollino rivolgo un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché le nostre istanze siano tenute nella giusta considerazione, allo scopo di evitare oltretutto una situazione di forte contrasto sociale dagli esiti imprevedibili.
Romano Cupparo
Sindaco di Francavilla sul Sinni
Views: 0