
Martedì 30 novembre 2022, alle ore 9.30 nella Sala della Grottesca del Rettorato dell’Università del Salento (piazza Tancredi 7, Lecce), è in programma la presentazione del volume “Tessere le relazioni. Scritti in onore di Marisa Forcina”, a cura di Daniela De Leo ed Elena Laurenzi. Oltre alle curatrici, interverranno le docenti Angela Ales Bello, emerita di Storia della filosofia contemporanea dell’Università Lateranense di Roma; Michela Pereira, ordinaria di Storia della filosofia medievale dell’Università di Siena; Francesca Brezzi, ordinaria di Filosofia morale all’Università di Roma Tre. Porteranno i saluti istituzionali il Rettore Fabio Pollice, la Delegata alle Politiche di genere Anna Maria Cherubini e il Direttore del Dipartimento di Scienze umane e sociali Mariano Longo. La presentazione verrà trasmessa anche in streaming su Teams, codice cqhs00r.
Marisa Forcina è stata docente di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Lecce, poi del Salento, dal 1980 al 2020, e ha ricoperto l’incarico di Delegata del Rettore alle Pari opportunità per tre mandati, dal 2001 al 2019. Ha ideato e diretto numerose iniziative di ricerca e di formazione, tra le quali la Scuola Estiva della Differenza, che per tredici edizioni (dal 2002 al 2015) ha offerto occasioni di riflessione e di scambio a un pubblico di livello internazionale. Cospicua la partecipazione a progetti di ricerca, tra i quali il PRIN da lei diretto “Donne Politica e Potere e pensiero della modernità” (2011-2013) e l’Intensive Programme Erasmus “I saperi delle donne. Metodologie di ricerca e di trasmissione” (con le Università di Barcellona – UB e Paris VIII, 2016). Ha tenuto seminari, conferenze e relazioni su invito in Francia, Spagna e Stati Uniti, e ha curato l’organizzazione scientifica e gli atti di numerosi incontri internazionali. È autrice di oltre cento saggi e volumi tradotti in francese, inglese, spagnolo. Le sue ricerche mettono a fuoco il valore della soggettività femminile in rapporto al pensiero e alla politica, evidenziando come la differenza sessuale contribuisca a rinnovare e trasformare il pensiero tradizionale nella riformulazione della giustizia, dell’uguaglianza, della libertà, dell’autorità e della cittadinanza.