Scuola di alta formazione. CASTELLUCCIO: un ulteriore tassello per l’istituzione del Parco Magna Grecia.

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L’inaugurazione della Scuola di alta formazione dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro non è solo un nuovo tassello del “mosaico Matera 2019” ma anche un ulteriore tassello per l’istituzione del Parco Magna Grecia. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio aggiungendo che il patrimonio archeologico della Magna Grecia ha bisogno di figure professionali che ne garantiscano la tutela e la fruizione. Si tratta di figure altamente specializzate, che affronteranno la materia con competenze multidisciplinari. Dunque non solo restauratori, ma anche chimici, fisici, diagnostici, biologi, storici dell’arte, archeologi che possono garantire nuova occupazione e cominciare a bloccare l’emorragia della fuga di giovani laureati lucani. Una struttura unica al Sud che quindi deve guardare al patrimonio culturale, artistico di Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e dell’intero mediterraneo, rafforzandosi in dotazione di personale e ampliando l’attività e il numero di corsi e allievi. Nel sottolineare che il progetto Parco Magna Grecia si coniuga perfettamente con il programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, Castelluccio evidenzia che le testimonianze archeologiche, unitamente alle presenze architettoniche degli altri centri del distretto di Metaponto, del litorale jonico e delle infrastrutture turistiche sono elementi da inserire e collegare in un progetto complessivo di valorizzazione e offerta di tutto il territorio della provincia di Matera. E’ anche questo – continua Castelluccio – un modo per sostenere l’idea dei sindaci del Metapontino da allargare a quelli del Cosentino e del Tarantino di creare un brand che possa rappresentare l’intera area e diventare funzionale a strategie di marketing intorno ai due beni del territorio: il turismo e l’agricoltura, con i suoi prodotti di qualità”. Il futuro di Matera non potrà avere una dimensione realmente europea ed internazionale se non coinvolgerà l’intera regione, valorizzando territori e potenzialità e, soprattutto, se non includerà in maniera organica l’area della Magna Grecia, culla della civiltà europea”. Una sollecitazione al Ministro Franceschini affinchè, a proposito di risorse, si prosegua nel percorso avviato e finalizzato ad una migliore gestione delle risorse del PON cultura, anche in connessione con i POR territoriali delle regioni del Sud, anche al fine di poter realizzare azioni integrate per un nuovo percorso di valorizzazione del patrimonio culturale del Mezzogiorno, nell’ambito di politiche di sviluppo socio-economico in grado di coniugare ricchezza, occupazione, benessere sociale, qualità della vita, educazione, senso di appartenenza, cittadinanza attiva e partecipazione dei cittadini”.

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