IL 25 NOVEMBRE A MATERA LA PRESENTAZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA SCUOLA

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La scuola  che progetta il cambiamento partendo dal basso. Docenti, operatori della scuola e studenti diventano protagonisti di un itinerario che condurrà al “Manifesto della scuola di domani” e che si propone di entrare nell’Agenda di Governo. Parte da Matera, già Capitale europea della Cultura nel 2019 e Patrimonio Unesco  dal 1993, condurrà le riflessioni sullo stato dell’arte della scuola della post pandemia e indicherà le linee guida del cambiamento alla luce di trasformazioni che segnano la nostra epoca. Dal 4 al 6 dicembre la città dei Sassi sarà  sede degli Stati Generali della Scuola, nel corso dei quali si rifletterà anche sulle pratiche educative e di comunità che dovrebbero accompagnare il cambiamento, oltre che le trasformazioni avvenute.
La presentazione alla stampa  si terrà il 26 novembre alle 9 nella sala Mandela del Comune di Matera

SGS è anche un evento culturale di ri-connessioni che vuole favorire la rinascita, la rigenerazione culturale, turistica ed economico-sociale partendo dalla comunità coinvolgendola, a vari livelli, anche nell’ottica di offrire occasioni di qualità culturale alla domanda.
Il percorso compiuto da Matera, da vergogna nazionale a best practice della rigenerazione e resilienza , rappresenta il punto di partenza di un ruolo cresciuto negli ultimi anni tanto da contribuire alla crescita del suo appeal turistico e all’incremento delle presenze che hanno superato il milione nel solo 2019. Il peso della pandemia non ha trascurato la città che,  fra le prime a riprendere il percorso interrotto, oggi conta su progettualità che guardano ai prossimi anni e alla transizione ecologica che ormai appartiene all’intero Pianeta. Partendo dai libri, dai loro autori, da chi la scuola la fa e la vive, gli Stati Generali della Scuola si propongono di diventare  un qualificato format divulgativo/informativo annuale per verificare nell’ambito del tema Una scuola, molti mondi. Online e Onlife”,  alla presenza  degli stakeholder del settore,  l’evoluzione di modelli che riguardano l’istruzione, il confronto tra la comunità scolastica e le istituzioni.

Il progetto al di là delle giornate in presenza a Matera è presente sul relativo sito  e sui social e sarà rivolto al pubblico come luogo di ricerca, incontro, dialogo per tutti e tutte coloro che si occupano e preoccupano di

educazione e istruzione. 

“Risulta indispensabile avviare un momento di riflessione collettiva sul ruolo sociale e politico della scuola – scrive il sindaco di Matera, Domenico Bennardi – per affrontare le carenze strutturali che da ormai troppo tempo rimangono irrisolte. Pertanto, risulta necessario avviare un opportuno confronto sul ruolo sociale e politico della scuola, mettere in campo le risorse necessarie ad avviare gli interventi strutturali per la definizione delle annose criticità del mondo scolastico e discutere sul processo di ricostruzione volto alla realizzazione di un nuovo ideale di sistema educativo per il nostro paese, per un modello di società più equo ed emancipato, alla integrazione territoriale, per mettere al centro del dibattito temi quali il diritto allo studio, il benessere psicologico degli studenti, dei docenti e delle famiglie e per la riappropriazione degli spazi intellettivi in un’ottica integrata e . È un obiettivo prioritario, quindi – conclude Bennardi – investire sul capitale umano della comunità scolastica e confrontarsi sui temi legati all’edilizia scolastica, dalle classi sovraffollate, ai trasporti pubblici, alla didattica partecipata democratica”.
Aggiunge l’assessora comunale alla Scuola e alle Politiche giovanili, Valeria Piscopiello: “Vogliamo inventare un altro futuro. È fondamentale che i giovani abbiano voce sulle decisioni che  li riguardano. La voce degli studenti degli insegnanti e dei dirigenti scolastici ,soprattutto in questa fase pandemica, non è stata tenuta molto in considerazione. Ma hanno molto da dire: ci sono idee positive, buone pratiche e tante proposte su come innovare la scuola, renderla uno spazio inclusivo e di democrazia.  Pertanto tale proposta nasce dal voler strutturare dal basso una nuova visione di scuola che parta da coloro che la scuola la vivono quotidianamente, in primis attraverso il protagonismo e la partecipazione di studenti e insegnanti . La scuola – prosegue – deve essere il primo presidio di democrazia, non si tratta solo di apprendere nozioni ma anche di adottare uno spirito critico e imparare a conoscere i propri doveri”.
L’assessora alla Cultura, Tiziana D’Oppido: “Siamo lieti di accogliere a Matera gli Stati Generali della Scuola e di sapere che durante il suo svolgimento ci onoreranno della sua presenza il Sottosegretario all’istruzione Frassinetti e molti illustri e noti relatori. I contenuti della programmazione degli Stati generali della Scuola sono utili e pragmatici, centrati sulla scuola presente e futura, sui discenti e sul personale scolastico, che stanno già lavorando alla costruzione del Manifesto della Scuola che verrà”.
Alla sinergia istituzionale e al ruolo che una città del Sud si appresta a svolgere fa riferimento il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese: “Gli Stati Generali della Scuola – sostiene – rappresentano un momento importante, sia per il mondo della scuola che per Matera e il suo territorio. Siamo orgogliosi che il manifesto parta da una città del Sud, che non è una città qualunque, ma la capitale europea della Cultura nel 2019”. 

In tale contesto il ruolo della Provincia di Matera è stato, è sarà, quello di fare da cerniera tra le varie istituzioni, comprese quelle scolastiche. L’obiettivo? Dare corso a un rilancio del territorio che si possa concretizzare anche attraverso il potenziamento dell’offerta formativa scolastica.

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