IL POLO SOCIO-SANITARIO DI PROSSIMITÀ PRESENTA I NUOVI SERVIZI E IL BILANCIO DEI PRIMI SEI MESI DI ATTIVITÀDOMANI LA CONFERENZA STAMPA

comune di bari
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Si terrà domani, giovedì 2 febbraio, negli spazi del Polo socio-sanitario di prossimità, in via Re David 76, alle ore 10, la presentazione delle nuove prestazioni offerte, assieme ai risultati raccolti nei primi sei mesi di attività, con un’analisi delle esigenze del territorio e delle problematiche socio-sanitarie della popolazione; negli ultimi sei mesi, infatti, l’equipe multidisciplinare del servizio ha intercettato circa 220 beneficiari, in favore dei quali sono state erogate oltre 300 prestazioni, di natura medica, psicologica e sociale.

I nuovi servizi promossi dal Polo socio-sanitario di prossimità e i risultati registrati nei primi sei mesi di attività saranno presentati dall’assessora al Welfare Francesca Bottalico, dal presidente della cooperativa sociale C.A.P.S. Marcello Signorile e dal presidente della Fondazione Banco di Napoli Orazio Abbamonte, alla presenza dei rappresentanti della rete di organizzazioni e istituzioni locali impegnate nel contrasto alla grave marginalità: Renato Laforgia, presidente Medici con l’Africa CUAMM Bari; Domenico Semisa, direttore dipartimento di Salute mentale Asl Bari e dipartimento Dipendenze patologiche Asl Bari; Valentina Romano, direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia; Carmelo Rollo, presidente Legacoop Puglia; Pasquale Ferrante, delegato Forum Terzo Settore Puglia.

Il Polo socio-sanitario di prossimità, gestito dalle organizzazioni no profit Psicologi per i Popoli Bari e BAT, Medici con l’Africa CUAMM Bari e cooperativa sociale C.A.P.S., è il primo sportello cittadino di orientamento e consulenza socio-sanitaria, a beneficio di utenti e nuclei familiari in condizione di difficoltà, persone migranti e senza dimora, che necessitino di orientamento ai servizi.

All’interno del presidio, è impiegata un’équipe socio-sanitaria multidisciplinare, formata da medici, psicologi, assistenti sociali e, al fine di abbattere le barriere linguistiche, nel servizio operano anche mediatori culturali. 

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