PISTICCI. Chi a quei tempi non conosceva don Gennaro Cascella, il primo dentista che operò durante e nel nel dopoguerra nella nostra città. Un personaggio a quei tempi ben conosciuto, persona intelligente, laboriosa, rispettosa del prossimo ma anche abbastanza rispettata e soprattutto generosa. Erano i tempi in cui non solo qui, ma un po’ ovunque, la professione dentistica nei nostri centri, era affidata a persone che magari non avevano nulla a che fare con l’arte di estirpare molari e canini e allora quei terribili dolori, il più delle volte, purtroppo eri costretto a sopportarli, sperando comunque che prima o poi si calmassero naturalmente. Fu proprio verso l’ultimo periodo bellico che la nostra città ha conosciuto don Gennaro, come tutti lo chiamavano, tecnico odontoiatra dell’epoca, che qui si fermò e mise su famiglia. Nato il 26 novembre 1912 a Lecce, morì a Pisticci proprio cinquantanni fa, il 5 maggio 1970. Chi ha una certa età sicuramente lo ricorda nella sua casa di via Principe di Piemonte. E fu proprio li nel locale soffitta al secondo piano dove attrezzò il suo laboratorio dentistico e da dove, ricordiamo, sono passati e sono stati curati centinaia e centinaia di pazienti pisticcesi, giorno e notte. Nei primi anni del dopo guerra quando ancora a Pisticci le automobili erano poche, lui viaggiava guidando una “Iso Moto” ( una motocicletta che venne appena dopo la Lambretta e la Vespa ) che guidava in modo quasi spericolato anche nel raggiungere diversi altri centri della nostra provincia, tra cui Pomarico e Grassano, dove esercitava. Ovviamente, col passare del tempo le cosa cambiarono ed anche don Gennaro si comprò la sua automobile, ( una 500 Balilla) sempre ben curata da un suo caro amico, quel Filippo Benedetto ( da tutti conosciuto come Filippo Caputo) morto lo scorso anno a 102 anni. Tanti gli amici di don Gennaro, tra cui Ottavio Di Grottole, Narduccio D’Alessandro elettrotecnico, mio padre Camillo Selvaggi sarto, il medico don Titta Pastore , Mario Lalinga, solo per citare quelli più cari. Da lui, i primi impianti dentali nuovi, una vera e propria novità per quei tempi, apparecchi di grande aiuto per chi ne avesse bisogno, sia nella masticazione e perché no, anche nel…..sorriso. Abbiamo ricordato, e non a caso, la sua generosità, non dimenticando appunto, quante persone che non avevano la possibilità economica, ( la cosa era notoria), beneficiate dalla bontà di questo uomo che riusciva a capire le necessità del momento e si regolava di conseguenza. Don Gennaro – un pezzo di storia della nostra città – nel giorno del suo triste anniversario, lo vogliamo ricordare insieme alle sue adorate figlie, Carmelina, Anna Maria e Gabriella con le lorio rispettive famiglie.
MICHELE SELVAGGI
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