Ci sono alcune parole attraverso le quali si potrebbe tentare di rappresentare un uomo come Marco Pannella, che è stato parola: dialogo, nonviolenza, lotta, fame, sete, diritto, diritti, giustizia, democrazia, libertà. Ma probabilmente, qualsiasi tentativo di sintetizzare la storia politica di Marco non gli renderebbe onore, ed è altrettanto vero che, a volte, quando si accavallano ricordi, sentimenti, passioni, scrivere diventa difficile quanto scalare una montagna. Penso a Marco, e in questo momento mi viene in mente soprattutto la sua costante fame e sete di verità, le sue lotte in difesa dello Stato di diritto, dei diritti, della democrazia. Non voglio rischiare di scadere nel banale e nel retorico, e allora posso solo dire che per me Marco Pannella non è il passato, ma il presente e, mi auguro, il futuro. Posso solo dire che Marco è stato il mio mentore e sono onorato di aver avuto la possibilità di battermi al suo fianco. Leonardo Sciascia, nel suo “il cavaliere e la morte”, scriveva: “Ma forse tutto nel mondo stava accadendo a somiglianza dell’inflazione la moneta del vivere ogni giorno perdeva valore; la vita intera era una specie di vacua euforia monetaria senza più alcun potere di acquisto. La copertura oro – del sentimento, del pensiero – era stata dilapidata; le cose vere avevano ormai un prezzo irraggiungibile, addirittura ignoto”. Marco Pannella ha rappresentato in questi lustri la copertura oro del sentimento e del pensiero, in un paese che troppo spesso ha rischiato di perdere completamente la rotta.
Buon viaggio, Capitano.
Maurizio Bolognetti
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